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Si svolge a Roma in questi giorni l’incontro internazionale dei “Parroci del mondo”, così come è stato definito, dove sacerdoti provenienti da tutti i continenti sono stati chiamati ad approfondire i testi della fase sinodale dell’ottobre scorso, in attesa dell’ultima fase nell’ottobre prossimo.

 

 

 

Circa duecento sacerdoti di tante nazionalità sono insieme e termineranno i lavori domani 2 maggio, alla presenza di Papa Francesco nell’aula nuova del Sinodo, il quale risponderà alle loro domande, in particolare sulla vita dei parroci. È stato un incontro sollecitato da Papa Francesco ed organizzato dalla Segreteria generale del Sinodo con lo scopo di dialogare ed ascoltare i sacerdoti che vivono in prima linea il lavoro pastorale nei territori loro affidati. Per l’Italia sono presenti sette parroci, provenienti dalle diocesi di Napoli, Orbetello, Capua, Nola, Oria, Palermo, Avezzano e dalla Sardegna. Partecipa anche don Cesare Lodeserto in rappresentanza dei Paesi che in Europa non appartengono a nessuna Conferenza episcopale: Moldavia, Ucraina (i reteni di Mukacewa), Cipro, Estonia, Lussemburgo e Principato di Montecarlo. Il segretario generale del Sinodo, il card. Mario Grech, parlando dell’incontro come tempo di condivisione ed aiuto reciproco, oltre al racconto di storie di vita pastorali diverse tra loro ed arricchenti.  Importante la fraternità sacerdotale che si è creata nel contesto dell’incontro e soprattutto nei diciotto gruppi di lavoro, divisi per lingua, che sono stati autentici contesti di dialogo ed ascolto, sempre tenendo conto degli interrogativi posti nel testo emerso nell’incontro sinodale dello scorso ottobre.

Quanto emerso nei lavori dei gruppi verrà consegnato alla Segreteria generale del Sinodo, perché sia oggetto di riflessione ed eventuale inserimento nell’Instrumentum laboris che si sta preparando per la sessione autunnale del Sinodo.

 

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