Il passaggio di consegne concernente la parrocchia di San Pio X in Lecce organizzato un anno e mezzo fa da don Vito Caputo con estreme cordialità e comunione presbiterale, insieme al contributo fornito da entrambi nel consiglio episcopale fino a settembre scorso, rappresentano cronologicamente solo gli ultimi atti di un’amicizia è una fraternità presbiterali che inaspettatamente ci lega da venticinque anni.

Già da preti giovanissimi infatti abbiamo condiviso l’esperienza di traghettare per un anno la parrocchia di San Lazzaro in Lecce durante una transizione delicata; successivamente, dopo aver studiato negli stessi anni a Roma, presso i rispettivi uffici liturgico e catechistico della nostra Chiesa locale abbiamo collaborato attivamente al superamento di quella mentalità che ancora oggi può concepire le rispettive discipline teologiche e le conseguenti pratiche pastorali della liturgia e della catechesi in opposizione. Infine, senza che fosse prevedibile, abbiamo trascorso due anni come parroci delle due comunità di Lequile, testimoniando nel paese una comunione forte e fattiva, che si è realizzata nel mettere in comune tra le due parrocchie quasi tutti i gruppi pastorali e diventando all’occorrenza interscambiabili, inaugurando così una sorta di sperimentazione di ciò che può essere una zona pastorale.

Stasera 7 maggio la comunità di San Pio X attende con gioia don Vito alla vigilia del 25° anniversario dell’ordinazione presbiterale, confermandogli la stima e l’affetto che costantemente già gli mostra e che egli ha saputo sapientemente guadagnarsi, augurandogli di proseguire a lavorare per il bene vero della nostra diocesi.

In questa circostanza sarà gradito ai fedeli donare per la cattedrale una casula e due dalmatiche del Giubileo 2025, confezionate dall’azienda che ha ricevuto dalla Santa Sede l’autorizzazione ufficiale di riprodurre il logo dello stesso Giubileo, affinché l'arcivescovo e lo stesso don Vito possano utilizzarle per tutte le celebrazioni che nel prossimo anno si succederanno.