È il giorno della presentazione ufficiale della Lettera di nomina giunta dalla Santa Sede al nuovo arcivescovo coadiutore, mons. Angelo Raffaele Panzetta, al Collegio dei consultori della diocesi di Lecce con la presenza del cancelliere arcivescovile, don Vincenzo Martella, che verbalizzerà l’evento.
Un atto apparentemente amministrativo - seguirà la presentazione alla comunità diocesana nelle prossime settimane durante una solenne concelebrazione eucaristica in cattedrale - ma che di fatto, dopo l’annuncio del 28 agosto scorso (LEGGI), è un primo momento di accoglienza del pastore che nei prossimi mesi affiancherà l’arcivescovo Michele Seccia, nel ruolo di vicario generale, alla guida dell’arcidiocesi di Lecce così come descritto dal Codice di Diritto canonico ai canoni 403-411 (LEGGI).
Mons. Panzetta, dunque, si presenterà in episcopio stamattina - nel giorno della festa onomastica dell’arcivescovo Ruppi, cui entrambi gli arcivescovi sono rimasti molto legati - al Collegio dei consultori della diocesi di Lecce. L’organo è composto dai seguenti presbiteri: mons. Nicola Macculi, don Cosimo Damiano Madaro, mons. Luigi Manca, mons. Vincenzo Marinaci, mons. Antonio Montinaro, don Antonio Perrone, don Gaetano Tornese e Padre Saverio Zampa (Omi).
“Da quando mi è stata comunicata la volontà del Santo Padre di trasferirmi a Lecce - scriveva il nuovo arcivescovo coadiutore nel suo saluto alla Chiesa di Lecce, fatto pervenire a mons. Seccia il giorno dell’annuncio del trasferimento nel Salento - ho cominciato a pregare per la nostra gente e soprattutto per i malati, per chi vive in situazione di disagio e per le nuove generazioni che hanno bisogno di una grande custodia divina per poter fiorire nell’amore vero”.
“In questo passaggio decisivo - concludeva Panzetta - della mia vicenda personale ti chiedo di pregare per me perché io sia capace di mettermi totalmente nelle mani di un Dio che ancora una volta mi invita a fidarmi totalmente di lui e a incamminarmi in un’esperienza totalmente nuova. Chiedi al Signore per me la grazia di vivere bene anche il doloroso distacco dalla Chiesa di Crotone-Santa Severina che amo profondamente ‘nelle viscere’ di Cristo”.