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Accogliere le dinamiche di cambiamento per scoprire la relazione nell’annuncio e la sua comunicazione oggi: questa la trama del corso di formazione che la Scuola nazionale di Siusi ha proposto quest’anno.

Al corso, dal titolo “A portata di mano”, nelle scorse settimane, nella consueta suggestiva cornice ai piedi delle Dolomiti, ha partecipato anche l’Ufficio catechistico ciocesano di Lecce.

“È grazie a scuole come questa che si possono mettere in comune esperienze, input e rilanciare idee per una efficace catechesi nelle diocesi - ha affermato mons. Paolo Sartor, direttore dell’Ufficio catechistico nazionale nella sua visita a Siusi - luogo vivo di formazione con una tradizione che si rinnova sempre, secondo una linea di costruzione di un percorso”. 

Rivolta a responsabili e collaboratori dell’evangelizzazione e della catechesi, a formatori e coordinatori dei gruppi di catechisti, laici e sacerdoti, la Scuola, da più di trent’anni, mette al centro la valorizzazione della persona considerata come risorsa.

“La dinamicità delle commissioni che lavorano all’interno dell’Ufficio catechistico nazionale -  continua Sartor - accoglie i modelli di esperienze significative, come quella di Siusi, con l’obiettivo di dare concretezza alle indicazioni del documento ‘Incontriamo Gesù’ del 2014 sulla formazione e iniziazione cristiana”.

Lavorando sulla convinzione che i limiti possono rappresentare delle opportunità e che sia necessario superare alcune resistenze perché le novità non appaiano una minaccia, padre Rinaldo Paganelli e suor Giancarla Barbon utilizzano un metodo basato sulla logica del laboratorio.

Direttore del corso il primo e coordinatrice la seconda, membri entrambi della consulta dell’Ufficio Catechistico Nazionale, quest’anno hanno offerto ‘un percorso formativo per scoprire nelle proprie mani, quelle creatrici di Dio’. Grazie a importanti relatori e formatori, la proposta di vivere una formazione trasformante per scoprire come ‘porgere’ l’annuncio a piene mani si è articolata attraverso tirocini e cammini guidati, e ha visto una presenza prevalente di laici.

“Il cammino della Chiesa italiana degli ultimi cinquant’anni - chiarisce Sartor - ha registrato una valorizzazione notevole dei laici in particolare nel campo della catechesi per ragazzi. Accanto alla specificità del ruolo dei sacerdoti e religiosi come suscitatori di carismi e verificatori di cammini nel loro compito di dare l’alimento spirituale, la presenza laicale risulta sempre più competente e appassionata”.

È anche grazie alla sua crescita formativa in scuole come quella di Siusi, per Sartor, che all’interno del settore della catechesi e dell’annuncio la valorizzazione del laicato è destinata ad aumentare sempre di più.

 

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