Domenica 17 novembre anche la Chiesa di Lecce è pronta per celebrare la Giornata mondiale con i suoi poveri, fortemente voluta e istituita da Papa Francesco a conclusione del Giubileo della misericordia.
«La speranza dei poveri non sarà mai delusa» (Sal 9,19) è il filo conduttore di quest’anno. E così come si legge nel messaggio del pontefice «Le parole del Salmo manifestano una incredibile attualità. Esprimono una verità profonda che la fede riesce a imprimere soprattutto nel cuore dei più poveri: restituire la speranza perduta dinanzi alle ingiustizie, sofferenze e precarietà della vita».
Tante le iniziative della Caritas diocesana di Lecce che sensibilizzano verso l’aiuto, l’accoglienza e il sostegno delle persone più bisognose e fragili che vivono nelle nostre città.
In particolare, la Caritas di Lecce ha invitato, con l’aiuto di benefattori che hanno aderito al “pranzo sospeso”, tutti i poveri abitualmente accolti nelle mense della città ad uno speciale pranzo domenicale presso il ristorante dell’hotel Zenit di via Adriatica. 260 a tavola tra poveri e volontari.
Don Nicola Macculi, direttore della Caritas diocesana, rinnova l’appello: fino a domenica chi vorrà potrà ancora offrire un “pranzo sospeso” versando 12 euro (il costo di un pasto compreso di dolce). Si può chiamare ai numeri 3396803360 e 3456969480, oppure ci si può rivolgere ai referenti delle mense e dei centri ristoro presenti a Lecce: alla Casa della carità a Santa Rosa, dalle Vincenziane di via Petraglione, al Duomo, al Sacro Cuore e a San Lazzaro.
Il “pranzo sospeso”, momento di convivialità e condivisione, sarà preceduto dalla messa domenicale. Alle 11, infatti, nella chiesa parrocchiale di Santa Rosa, mons. Cristoforo Palmieri, vincenziano e vescovo emerito di Rreshen in Albania, presiederà la celebrazione eucaristica per i poveri e con i poveri (Seccia è assente perché in pellegrinaggio in Terra Santa).
«A volte basta poco per restituire speranza – afferma Papa Francesco - : basta fermarsi, sorridere, ascoltare. Per un giorno lasciamo in disparte le statistiche; i poveri non sono numeri a cui appellarsi per vantare opere e progetti. I poveri sono persone a cui andare incontro: sono giovani e anziani soli da invitare a casa per condividere il pasto; uomini, donne e bambini che attendono una parola amica. I poveri ci salvano perché ci permettono di incontrare il volto di Gesù Cristo».