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Nella messa vigiliare della solennità dell’Assunta, l’arcivescovo Michele Seccia, con l’intronizzazione dei simulacri, in cattedrale ha dato inizio all’undena in preparazione alla festa dei Santi Oronzo, Giusto e Fortunato.

 

 

Ripercorrendo le parole del vangelo, il pastore nell’omelia ha ricordato quale sia realmente l’importanza di Maria nella vita di ciascun credente. “Lei sola - ha sottolineato - è espressione di un legame indissolubile con la Parola di Dio che nel suo grembo prende forma”.

Le parole del celebrante, poi, sono state direttamente rivolte alle famiglie, ai genitori nella fattispecie, ai quali ha detto, prendendo in prestito le parole della Genesi, che “l’educazione dei figli deve essere ‘a sua immagine’”. Invitava vivamente, cioè, “a prendere Maria come modello vero d’amore, come amante della vita, come esempio di una presenza ‘stabile’ nella vita del figlio.

E concludeva simpaticamente: “Guardiamo il cielo, non come a San Lorenzo per vedere le stelle che cadono, ma per trovare quell’unica luminosissima, che è Maria”.

Al termine dell’eucaristia, si è svolto il consueto momento dell’INTRONIZZAZIONE delle statue dei santi patroni, davanti le quali il Pastore della Chiesa di Lecce ha pregato a nome della comunità tutta in modo commosso e accorato implorando la pace e per le famiglie colpite dal Coronavirus, e per tutti coloro che vivono in situazioni difficili, nella solitudine e nella malattia, fisica e spirituale.

“Continuate a guardarci, a pregare e a intercedere per noi, perché possiamo sentirvi sempre più i nostri santi patroni”: questo l’epilogo del momento di preghiera.

Con il canto dell’inno “Ave Orontii” e la benedizione su tutta la città e la diocesi, nonostante il momento molto complicato che si sta attraversando, si è sentita già l’aria della festa, a cui da oggi ci si preparerà.

Photogallery di Arturo Caprioli.

 

 

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