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“Stendi la tua mano al povero” (Sir 7,32). La quarta Giornata mondiale dei poveri ci invita ad avere uno sguardo sapiente, ci apre gli occhi alle situazioni di vita dei nostri fratelli, a quelle dolorose frutto di malattia e di povertà.

 

 

 

L’amore verso Dio e quello verso i fratelli sono inseparabili come la preghiera che da personale diventa collettiva e comunitaria. Non è facile avere lo sguardo verso il povero ma ognuno insieme alla comunità si coinvolge, prova ad ascoltare il grido silenzioso degli ultimi.

Come Chiesa non abbiamo soluzioni definitive ma offriamo testimonianza e gesti per il bene comune. Servono per attutire e abbassare quell’indifferenza che talvolta fa pensare. Il male - ad ascoltare i media - sembra prevalere, ma ci sono tanti atti di generosità ugualmente importanti anche se non hanno lo spazio su tv e giornali. Tendere la mano all’altro è un segno di prossimità, di solidarietà: in questi mesi di pandemia abbiamo sperimentato la generosità di medici, infermieri,  farmacisti, sacerdoti, volontari…

Questo virus giunto all’improvviso ci ha spaventato e ci ha colti impreparati, ancora oggi fatichiamo a dare una risposta precisa. Ci siamo scoperti deboli,  fragili abbiamo paura. Possiamo trasformare questo tempo in un tempo propizio per noi e per le nostre comunità guardando all’essenziale delle cose senza trascurare le persone. “Stendi la tua mano” è un invito alla responsabilità, a portare i pesi gli uni degli altri. Le azioni concrete ci portano a stare con gli altri con chi è debole e malato, solo, indifeso.

Domani, 10 novembre, alle 17 come Caritas diocesana ci incontreremo in webinar in diretta Fb sulla pagina di Portalecce.

Sarà presente anche l'arcivescovo e alcuni volontari che condividono ogni giorno, nel silenzio, la fatica e la gioia del “tendere la mano”. Commenteremo il messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale che celebreremo domanica prossima e cercheremo di capire, grazie al contributo dei nostri esperti, cosa sta succedendo in diocesi sul fronte della povertà. Interverranno oltre a mons. Seccia e al sottoscritto, Serena Quarta (sociologa), Alessandro Valenti (regista), Simona Abate (responsabile Casa della carità), Marco Maggioni (diacono). Modererà l'incontro il direttore di Portalecce, Vincenzo Paticchio. Nel corso dell'incontro verrà annunciata anche la nuova iniziativa della Caritas diocesana “Il cammino”, la nuova casa di accoglienza che a breve aprirà a Lecce nei locali della parrocchia Santa Maria dell'Idria.

Occorre superare l’atteggiamento dell’avere le mani in tasca guardando gli altri cosa fanno. Le mani possono fare tante cose schiacciare sulla tastiera per far transitare soldi da una parte all’altra, le mani possono accumulare denaro, le mani che scambiano favori illegali, che scrivono leggi faticose da osservare. Mani che seminano dosi di morte, occorre uno sguardo che sia rivolto in modo più alto: l’amore che diventa condivisione, servizio che non è altro che l’amore di Dio verso di noi. Condividiamo tutto, dal sorriso all’amore quotidiano per la vita e per il bene di ciascuno. La Madre del Signore ci aiuti verso un mondo di fraternità ritrovata. Buona giornata del povero.

*direttore Caritas diocesana

 

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