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Sono giorni di ripartenza per la Chiesa di Lecce, i cui presbiteri e diaconi, dopo la pausa estiva, da domani sono convocati dall’arcivescovo Michele Seccia per una tre giorni (7-8-9 settembre prossimi ndr) di formazione, di ascolto, di dialogo e di programmazione in vista del nuovo anno pastorale.

 

 

 

'Una pastroale tra la tragilità e la speranza. Impegno di comunione in stile sinodale' è il tema generale dell'evento formativo. In una lettera inviata al clero così scrive il vicario generale mons. Luigi Manca: “abbiamo desiderato dare molto spazio a un’attenta verifica su ciò che nella nostra Chiesa di Lecce e in particolare nelle nostre comunità abbiamo vissuto durante il tempo della pandemia fino ad oggi. Si è detto anche di individuare alcuni aspetti dell’azione pastorale, in particolare l’annuncio della fede e la pastorale della famiglia”.

Data la situazione pandemica ancora in corso, non ci saranno relatori che forniranno in presenza i propri contributi ma il tutto sarà svolto attraverso un collegamento online che consentirà al presbiterio diocesano e religioso di avviare il confronto laboratoriale.

I presenti, pertanto, si raduneranno presso l’aula magna dell’Issrm “don Tonino Bello” (ex nuovo seminario) a Lecce, dove saranno osservate tutte le normative vigenti in materia di prevenzione dal contagio da covid-19 e osserveranno i seguenti orari: 9.30 preghiera dell’ora terza, 9.45 riflessione del relatore, 10.15 pausa- caffè, 10.45 laboratori, 12.15 sintesi degli stessi.

Questi gli argomenti che scandiranno le giornate; martedì 7 settembre la riflessione sarà tenuta da mons. Luigi Renna, vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano su “Comunione per la missione in uno stile sinodale”; giorno 8 settembre dialogherà con i presenti la prof. Annalisa Caputo, docente presso la Facoltà teologica pugliese su “Una pastorale tra la fragilità e la speranza”.

L’ultimo giorno, giovedì 9 settembre, i presenti saranno chiamati a confrontarsi con don Armando Matteo, docente presso la Pontificia Università Urbaniana su “Generare-trasmettere la fede” (con particolare riferimento agli ambiti della catechesi e della pastorale familiare).

L’auspicio è che da questo tempo, la comunità diocesana tutta possa essere arricchita per il grande fiume di grazia che, attraverso i sacerdoti, primi collaboratori del vescovo nel ministero e i diaconi, si riverserà su tutto il popolo santo di Dio che in questo lembo di terra vive ed opera.

 

 

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