Anche la comunità di San Francesco d’Assisi in Lecce è lieta di accogliere oggi 20 dicembre il pastore nel dono della visita al suo gregge. Don Daniele Fazzi, parroco dal 2022, così presenta la realtà parrocchiale.
Don Daniele, quale realtà sociale e parrocchiale troverà l’arcivescovo venendo in Visita Pastorale nella tua comunità?
Il quartiere San Francesco d’Assisi si presenta ben definito da una fascia di territorio che congiunge la zona stadio e il complesso delle scuole secondarie di secondo grado al centro della città. Il rione si è sviluppato nel tempo attorno all’omonima chiesa, poco distante dal significativo polmone verde del Corpo Forestale Provinciale. Il reperimento dei dati socio-religiosi è stato possibile attraverso la visita alle famiglie con l’aggiornamento dell’archivio parrocchiale e del relativo stato delle anime. Le famiglie del territorio sono in gran parte abbienti; numerosa è la presenza degli anziani ed esiguo è il numero dei ragazzi e dei giovani. La realtà parrocchiale si denota come una modesta comunità, semplice ed essenziale nella sua struttura e nella proposta di fede: una casa di preghiera fra le case, immersa nel verde del giardino che rimanda alla figura del Santo patrono e protettore. Una famiglia allargata, pertanto, formata da coloro i quali collaborano e cercano di renderla una comunità viva; vi è poi chi fa esperienza di fede fuori dal contesto parrocchiale e il ‘lontano’ non praticante.
Quali sono i punti forza e le fragilità più evidenti della tua comunità nei tre ambiti di liturgia, catechesi e carità?
Vi sono dei punti di forza: il piccolo gruppo di adoratori nato dalla giornata di adorazione eucaristica e di confessione del giovedì, la collaborazione degli operatori più assidui nella fase progettuale ed esecutiva del piano pastorale, il percorso di catechesi che, pur essendo indirizzato a un limitato numero di ragazzi, consente una maggiore cura ed attenzione per ciascuno di loro. Una proposta ben accolta dalla famiglia e dalla comunità è stata la recente formazione di un nuovo coro animato dalla voce dei fanciulli. La catechesi per gli adulti settimanale: anche questo è un tempo di formazione sui documenti magisteriali molto valido ed apprezzato da alcuni. Si valorizzano le eventuali competenze settoriali per incontri culturali, come l’approfondimento di arte sacra, percorso già avviato lo scorso anno, curato dal prof. Lucio Galante, già docente di storia dell’arte presso l’Università del Salento. La dimensione della carità è un’attenzione sentita dalla comunità e si concretizza con l’iniziativa del carrello mensile presso un supermercato della Città, che consente l’aiuto concreto alla famiglia disagiata insieme all’ascolto della singola povertà. Vi è collaborazione con la “Comunità Speranza” nel sostenere le necessità dei fratelli e delle sorelle detenuti. La fragilità si riscontra essenzialmente nella carenza di strutture idonee alla realtà giovanile, di giovani coppie, di educatori e di formatori.
Che cosa vi attendete dalla Visita Pastorale? Quali sono gli obiettivi da raggiungere a breve e media scadenza?
Ci auguriamo che la visita dell’arcivescovo sia per tutti e per ciascuno un anelito di gioia e di speranza. La presenza e il dialogo con il pastore incoraggi il cammino di crescita e di maturazione della fede, affinché ci si possa sentire sempre più famiglia e ci si apra con fiducia all’accoglienza della preziosa indicazione del Santo Padre per il prossimo Giubileo: essere ‘pellegrini di speranza’ nel terzo millennio.