Tra i tanti eventi concernenti la missionarietà della Chiesa leccese, il 2018 ha registrato un momento molto significativo: dal 19 al 23 settembre mons. Michele Seccia ha compiuto un impegnativo viaggio in Moldavia.
Denso di visite, rapporti con i responsabili locali, momenti di fraternità, colloqui con gli operatori impegnati nell’ambito della solidarietà, incontri con la gente assistita. Come, ad esempio, i carcerati di Goian, gli utenti di un consultorio familiare, i bambini di scuola materna, gli ospiti di due case famiglia, i frequentanti di una mensa per bisognosi.
Naturalmente, l’iniziativa è stata innanzi tutto un forte momento di fraternità e di comunione ecclesiale tra la comunità diocesana leccese e la Chiesa cattolica moldava, testimoniato proprio dalle cordiali relazioni tra i rispettivi vescovi.
Già il Segretario di Stato Vaticano cardinale Pietro Parolin nei mesi precedenti aveva compiuto una visita, molto importante.
Da ricordare pure che mons. Cosmo Francesco Ruppi si era impegnato ad avviare l’impegno pastorale della Chiesa leccese per la Moldavia, dove poi mons. Domenico D’Ambrosio si recò nel 2010.
Nel gioioso clima di comunione testimoniato da mons. Seccia, particolarmente significativa è stata la partecipazione al giubileo delle ONG cattoliche e la solenne liturgia nella chiesa cattedrale.
Di rilevante interesse sono stati pure gli incontri, utili per considerazioni e proposte, con Salvatore Martinez, presidente del Rinnovamento dello Spirito, e Carlo Costalli, presidente del Movimento Cristiano Lavoratori.
Coinvolgente, poi, la visita ai bambini del Regina Pacis e di altre realtà religiose e pastorali, come la locale parrocchia dei Salesiani.
“Porto avanti le opere della Fondazione Regina Pacis in Moldavia dall’agosto del 2000. Avere un contatto diretto con le povertà di un Paese dell’Est non può lasciare indifferenti… Sarà la saggezza dei due Pastori innamorati dei poveri a decidere cosa si dovrà fare insieme in futuro”, commenta molto soddisfatto mons. Cesare Lodeserto, ora vicario generale della diocesi moldava che nei prossimi mesi sarà affiancato da don Massimiliano Mazzotta, altro sacerdote fidei donum della diocesi di Lecce inviato a Chisinau.