Anche l’arcivescovo di Lecce Michele Seccia è intervenuto all’incontro a Palazzo dei Celestini per il tradizionale scambio di auguri per Natale. Accolto dal presidente della Provincia di Lecce, Stefano Minerva che gli ha donato un bonsai, pianta di Ficus retusa innestato su tronco di ginseng. La particolarità di questa pianta è quella di possedere un’alta capacità purificatrice dell’aria.
“Gli auguri per l’impegno - ha detto monsignor Seccia - non sono mai sufficienti. Se la nostra organizzazione politica prevede ancora la realtà della Provincia, vuol dire la provincia deve essere territorio dove c’è il cammino insieme, per realizzare quel bene comune che riguarda tutta la società”,.
E ha aggiunto: “Mi sto rendendo conto che ci sono ancora diverse fasce all’interno del territorio che esigono una maggiore attenzione all’accoglienza, e non parlo solo dei lontani o di quelli che vengono da altre nazioni, che sono anche nostri fratelli, ma proprio all’interno della comunità amministrata dalla Provincia”.
“Sentiamo di essere veramente solidali con gli altri, perché il Natale non diventi un’occasione di buonismo di circostanza, ma un impegno di rinnovata solidarietà per tutti”, ha concluso monsignor Seccia.
“È il mio primo Natale da presidente – ha detto invece il presidente Minerva -. Sono arrivato da due mesi e passo molto del mio tempo in questi uffici, accanto a voi, non so se sarò migliore o peggiore di quello che vi aspettate, ma so che mi sento un vostro figlio, un vostro fratello, uno di famiglia e, siccome queste sono le feste che si passano in famiglia, ci tenevo ad augurare un buon Natale e a tutti voi che in questo periodo siete e sarete la mia famiglia”.
Così Minerva ha accolto e salutato una sala consiliare, quella di Palazzo dei Celestini, gremita di dipendenti, invitati per lo scambio di auguri per le festività. Accanto a lui il vice presidente Massimiliano Romano, il responsabile dello staff Andrea Romano e i consiglieri provinciali.
“Il Natale è una festa straordinaria che il riguarda il nostro cuore e la nostra interiorità, che di solito si passa in famiglia con i propri cari. Per questo abbiamo voluto organizzare questo momento conviviale, per dare un segnale di amicizia e l’idea che siamo una grande squadra”, ha concluso il presidente.