Turni per la frequenza ai corsi più affollati, lezioni online, videoregistrate e inserite in una piattaforma per garantire a tutti il diritto allo studio in sicurezza.
La Pontificia Università Lateranense (Pul) è pronta a ripartire il 5 ottobre con le prime lezioni. Lo annuncia il rettore Vincenzo Buonomo, che è anche docente di diritto internazionale. “Occorre fare dell’emergenza la quotidianità - premette -. Le tendenze internazionali ci dicono che non si tratta di un problema risolvibile in tempi brevi, ma di una realtà con la quale dovremo convivere per diversi mesi. Così l’emergenza diventa la gestione ordinaria dell’università”. In pratica, la didattica sarà “mista, integrata, secondo una triplice modalità: in presenza, online, a distanza - spiega il rettore”. Ai corsi in presenza, naturalmente in tutta sicurezza rispettando il distanziamento tra gli studenti e divisi a turni alternati, saranno affiancate lezioni online per gli studenti all’estero momentaneamente impossibilitati a rientrare ed è stata predisposta una piattaforma nella quale far confluire lezioni videoregistrate che potranno essere viste anche in momenti diversi, secondo i fusi orari dei rispettivi paesi.
Il 5 ottobre prenderanno il via le lezioni: “Stiamo pensando ad un’alternanza per poter garantire l’accesso a tutti”. Buonomo spiega che anche la Lateranense si atterrà alle disposizioni per gli atenei italiani. Per questo è stato previsto un collegamento tra più aule che consentirà agli studenti dei corsi più numerosi di seguire contemporaneamente in luoghi diversi la stessa lezione. In aula è stato inoltre adottato un sistema di areazione che consente un continuo ricircolo dell’aria; previsti all’ingresso dell’Ateneo termoscanner per la rilevazione della temperatura corporea, percorsi differenziati di uscita ed entrata e percorsi obbligati per le diverse facoltà.