Carlo Salvemini avendo preso atto del venir meno della maggioranza in consiglio comunale ha rassegnato le dimissioni.
La politica non riesce a far gruppo e i pochi che cercano la coesione vengono spinti nell’angolo. All’assunzione di responsabilità si preferisce il gioco allo sfascio. Alla trasparenza si preferiscono le intese stabilite dietro le quinte. La discussione cede il posto all’insulto e all’aggressione…
Salvemini, vittima di una legge elettorale quanto meno poco chiara e comunque ingiusta, ha cercato il dialogo anche là dove nessun altro avrebbe osato. È riuscito a ricucire qualche strappo e, sia pure fra mille difficoltà, ha dato vita ad un esecutivo cui va riconosciuto il merito di aver evitato danni e guasti che la città sicuramente non meritava.
Con tenacia e perseveranza ha condotto all’approvazione misure anche severe e provvedimenti anche onerosi, ma sempre con equilibrio, trasparenza e lontano da ogni tentativo di invasione di campo. La città di Lecce deve esser grata a questo sindaco e a questa giunta.
Basterebbe fermarsi un momento a fare due semplici calcoli per misurare gli oneri che i cittadini avrebbero dovuto affrontare se in questi 18 mesi non ci fosse stato il polso fermo di un timoniere capace di guardare lontano.
Così come meritano apprezzamento le tante operazioni avviate per rivitalizzare gli apparati di servizio e per ridare dignità e responsabilità a tutti e a ciascuno, come farebbe un bravo allenatore che si attende il massimo dalla sua squadra.
Oggi la città dispone di punti fermi attorno a scelte che si trascinavano da anni. Sa quel che si può e quel che non si può fare.
È da qui che occorre ricominciare. Se si possa ancora evitare la lacerazione di una campagna avvelenata è difficile dire. Che si possa andare alle urne con la documentata capacità di lavorare in gruppo è possibile. Così come è possibile ed urgente sedersi attorno ad un tavolo per scrivere un grande piamo regolatore della qualità della vita in città.
Chi davvero è capace di ascoltare le voci e le attese del popolo saprà farsene carico e ne avrà merito.