La deriva dell’individualismo e del relativismo, nonché l’influenza dei mezzi di comunicazione, con il loro potere di creare modelli e imporre categorie, lasciano l’uomo senza capacità di rispondere alle grandi sfide dell’esistenza.
Soprattutto i giovani vivono una quotidianità ancorata a falsi idoli. Gli idolatri si sono “perduti nei loro vani ragionamenti e la loro mente ottusa si è ottenebrata”; costoro vivono “l’egoismo del proprio pensiero”, fino a ritenerlo un “pensiero onnipotente”, per il quale “io faccio la verità col mio pensiero” (Papa Francesco, Omelia Santa Marta 15 ottobre 2013).
Sfruttando l’innato senso di curiosità dei ragazzi per il mondo del mistero, si cerca di diffondere messaggi di ogni genere, proponendoli come verità storiche nascoste.
Il problema che tocca prevalentemente i giovani, consiste nel fatto che si ritrovano spesso a fare i conti con un mondo fatto di silenzi, di giudizi ottusi e perbenisti, di pregiudizi, di maschere, di rapporti non sinceri e ingannevoli.
L’ambiente in cui si impara ad amare la verità anziché essere un ambiente di opposizione, è un ambiente di amicizia, gioia, affetto che illuminano lo spirito e aiutano a sfondare i muri del relativismo, che chiudono l’intelligenza alla comprensione della verità dell’amore. “La miglior difesa di Dio e dell’uomo consiste proprio nell’amore” (Benedetto XVI, Deus caritas est, 31).
Parte della missione della Chiesa consiste specificamente nell’accendere e diffondere nell’animo dei cristiani e di tutti gli uomini la passione e la tensione verso la verità. È stato questo un obiettivo costante in particolare del magistero di Giovanni Paolo II - ne sono chiari esempi le encicliche Fides et ratio o Veritatis splendor - e identico è l’atteggiamento di Benedetto XVI da quando, fin dai primi giorni del suo pontificato, ha incoraggiato tutti a non lasciarsi vincere dalla mentalità relativista, che è solo un modo di rinunciare alla ricerca sulle verità che danno senso alla vita.
Allora, solo un percorso spirituale e formativo, che parta dal profondo dell’interiorità umana, può sradicare le radici della ipocrisia e del nascondimento.
Solo una formazione integrale della persona può permettere ai giovani di essere critici su ciò che li circonda, perché possano smascherare i falsi idoli che oggi schiavizzano l’umanità.