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 “Vogliamo che sia salvaguardato il senso della domenica, soprattutto a favore delle persone e delle famiglie”.

Così il card. Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano, a margine dell’incontro per gli eventi celebrativi dei Patti Lateranensi e dell’Accordo di revisione del Concordato, alla presenza delle maggiori cariche istituzionali dello Stato e della Chiesa cattolica.

Il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano, ha dichiarato che sull’immigrazione si è insistito molto “per una visione ed una politica dell'integrazione”: un aspetto importante perché il problema va preso in carico da tutti. “E' uno dei punti su cui il governo italiano ha insistito”: ha proseguito, e su cui la Santa Sede ha sempre detto che non è il problema di “un Paese, ma di tutta l'Europa” e non soltanto perché ha dimensioni più ampie. Dunque, si è discusso pure dei temi internazionali. “Evidentemente – ha detto il segretario di Stato vaticano - abbiamo fatto un po’ una carrellata sulle crisi che sono molti nel mondo, sottolineando anche lì le coincidenze” perché si intende lavorare per una soluzione pacifica delle varie situazioni.

Nel corso dei colloqui, ha riferito il cardinale parlando con i giornalisti, “abbiamo ribadito quella che è sempre stata la posizione del Santo Padre”. “Abbiamo sentito e letto che ci sono stati anche problemi di lavoro, e abbiamo sollevato anche questo argomento. Da parte del governo c’è stato assicurato che ci sarà una grande attenzione alle ricadute di questo tipo”. Interpellato dai giornalisti in merito al suo incontro con Luigi Di Maio, Parolin ha risposto: “L’ho incontrato, ormai è una notizia pubblica. È stato scritto che era segreto, ma era un incontro discreto”. Al vertice bilaterale di oggi non era presente il ministro Matteo Salvini mentre erano presenti il premier Giuseppe Conte e Di Maio.

 

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