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 “Il Salento non intende morire di Xylella e di burocrazia”. Questo è il tema della manifestazione organizzata da Coldiretti e Unaprol che si terrà domani 9 marzo a Lecce, con partenza dal Foro Boario e arrivo in piazza Sant’Oronzo.

La situazione registra la dura presa di posizione di Coldiretti Lecce per bocca del presidente provinciale Gianni Cantele, il quale ricorda che il 22 febbraio scorso è stato firmato un documento solamente con le organizzazioni agricole salentine Confagricoltura e Confcooperative, senza  le altre organizzazioni.

“Dopo vari tentativi di tenere in piedi un tavolo che nasceva già zoppo, ma che avrebbe potuto riportare con forza nel Salento i problemi del Salento e dell’area infetta da Xylella, che ha bisogno  di provvedimenti urgenti che non hanno nulla a che vedere con la zona di contenimento e cuscinetto, di cui invece si parla ossessivamente ed esclusivamente, non è stato più possibile tenere in piedi il tavolo, per le pressioni di altre aree della Regione sulle ragioni del Salento”.

Cantele, quindi, ritiene di fare un appello a non continuare a reclamare un’unità di fatto inesistente e di concentrarsi tutti sul problema Xylella, facendo pressione sui responsabili della Regione lamentandone apertamente il disimpegno.

Secondo il presidente  della Coldiretti, le suddette associazioni, amareggiate per le promesse disattese, chiedono di effettuare subito espianti e reimpianti, lasciando spazio a libertà d’impresa per olivicoltori, frantoiani, vivaisti e quindi garantire un futuro di prospettive, solidità e lavoro per tutti.

 

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