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 “Dieci regole per una comunicazione non ostile”. Le fornisce il sedicesimo #tutorialweca diffuso nelle pagine YouTube e Facebook di Weca ma anche sul sito www.weca.it.

Si tratta di una serie di appuntamenti formativi curati dall’associazione dei Webmaster Cattolici (WeCa). I video, condotti dal giornalista di Tv2000 Fabio Bolzetta, sono realizzati da WeCa in sinergia con l’Ufficio nazionale per le Comunicazioni sociali e con il Centro di ricerca sull’educazione ai media all’informazione e alla tecnologia (Cremit) dell’Università Cattolica di Milano.

Il tutorial, proposto questa settimana, si sofferma sugli effetti negativi del web e, tra questi, prende in esame “il clima di ‘cattiveria’ e di violenza verbale che è uscito da cellulari e computer e si è diffuso nella società”. E si ispira al “manifesto della comunicazione non ostile”: Parole O_stili. Così propone un decalogo.

Partendo dal principio che “virtuale è reale”, il tutorial si sofferma sua una serie di assiomi: “Si è ciò che si comunica”, “le parole danno forma al pensiero”, “prima di parlare bisogna ascoltare”, “le parole sono un ponte”, ma “hanno delle conseguenze”. E, ancora, attenzione alla condivisione, perché “condividere è una responsabilità”. Viene, inoltre, diffusa la consapevolezza che “le idee si possono discutere, le persone si devono rispettare”. Decisa la bocciatura degli insulti, che “non sono argomenti”. Infine, il decimo principio: “anche il silenzio comunica”. “In questa società drogata di parole, tacere può essere la scelta più coraggiosa”.

 

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