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“Con l’arrivo dell’ondata di caldo africano è emergenza, dalle città alle campagne, dove gli agricoltori sono costretti a ricorrere all’irrigazione di soccorso per salvare le coltivazioni in sofferenza per le alte temperature, dagli ortaggi al mais, dalla soia al pomodoro”.

È quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che con le temperature superiori ai 35 gradi anche le piante sono a rischio colpi di calore e stress idrico che compromettono la crescita dei frutti negli alberi, bruciano gli ortaggi e danneggiano i cereali. “L’ondata di calore in arrivo - sottolinea la Coldiretti - è la punta dell’iceberg delle anomalie di questa pazza estate con la prima metà di luglio segnata dal maltempo con 10 grandinate al giorno, dopo un giugno che si è classificato al secondo posto dei più bollenti dal 1800 con una temperatura superiore di 3,3 gradi rispetto alla media, un maggio freddo e bagnato e i primi mesi dell’anno particolarmente siccitosi”.

Si registra nel 2019 “una evidente tendenza alla tropicalizzazione che - evidenzia la Coldiretti - si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense e il rapido passaggio dal maltempo al caldo”.

“Il ripetersi di eventi estremi - conclude la Coldiretti - sono costati all’agricoltura italiana oltre 14 miliardi di euro in un decennio tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne”.

 

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