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Lunedì 9 dicembre, alle 17.30, presso la sala convegni “Teatrino” dell’ex Convitto Palmieri, Piazzetta Giosuè Carducci, a Lecce avrà luogo l’inaugurazione dell’Anno accademico 2024/25 dell’Istituto superiore di scienze religiose metropolitano “don Tonino Bello” di Lecce.

 

 

 

 

I saluti istituzionali sono affidati al moderatore dell’Istituto, l’arcivescovo Michele Seccia; farà seguito la relazione del direttore prof. don Antonio Bergamo.

La prolusione è affidata, quest’anno, al prof. Mauro Mantovani, prefetto della Biblioteca apostolica vaticana e già rettore dell’Università Salesiana. Il tema dell’intervento sarà il seguente: “Tommaso d’Aquino tra teologia e intreccio di saperi”. L’occasione è data dalla ricorrenza dei 750 anni dalla sua morte, e permetterà di riflettere sul ruolo e la missione di una istituzione accademica teologica nel contesto contemporaneo.

Come ha scritto Papa Francesco nel suo “Messaggio in occasione del Laboratorio ‘L’Ontologia Sociale e il diritto naturale dell’Aquinate in prospettiva. Approfondimenti per e dalle Scienze Sociali’, il 7 marzo scorso: «Sicuramente San Tommaso non ha coltivato le scienze sociali così come noi le intendiamo oggi. Tuttavia, il suo studio rigoroso delle implicazioni filosofiche e teologiche del dato biblico che l’uomo è creato: “a immagine di Dio” (Gn 1,27), che trovò espressione nei suoi vari scritti, si può dire che abbia contribuito a preparare la strada allo sviluppo di queste scienze moderne. L’opera di Tommaso dimostra sia il suo impegno a comprendere la Parola di Dio rivelata in tutte le sue dimensioni, sia, al tempo stesso, la sua notevole apertura a ogni verità accessibile alla ragione umana. Il Dottore Angelico era profondamente convinto che, dal momento che Dio è la verità e la luce che illumina ogni comprensione, non ci possa essere alcuna contraddizione di fondo tra la verità rivelata e quella scoperta attraverso la ragione».

L’intervento del prefetto della Biblioteca apostolica, insignito lo scorso 9 marzo del Premio San Tommaso d’Aquino, guiderà la riflessione degli studenti e dei docenti dell’Istituto superiore di scienze religiose “don Tonino Bello” nel solco delle indicazioni tracciate da Papa Francesco per una migliore riflessione sulla figura dell’aquinate per comprendere meglio l’esempio di Gesù il quale «sapeva che, quando si tratta di ispirare il cuore dell’uomo, gli esempi sono più importanti di un fiume di parole».

 

 

 

 

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