La differenza di temperatura estiva delle aree urbane rispetto a quelle rurali raggiunge spesso valori superiori a 2°C nelle città più grandi anche perché campi coltivati e piante da frutto svolgono un ruolo centrale di contrasto dell’inquinamento anche ripulendo l’aria dall’anidride carbonica e dalle sostanze inquinanti come le polveri Pm10.
È quanto afferma la Coldiretti sulla base del Rapporto Ispra sul consumo di suolo in Italia nel sottolineare che l’agricoltura italiana è l’attività che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma e anche il settore più impegnato per contrastarli. La tropicalizzazione del clima - più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi - è costata all’agricoltura italiana oltre 14 miliardi di euro in un decennio tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne. Il surriscaldamento inaridisce i pascoli, fa soffrire gli animali e minaccia l’attività di allevamento mettendo anche a rischio la produzione di letame e liquami indispensabili per fertilizzare i terreni.
Per questo decine di migliaia di agricoltori giovani e studenti scenderanno in piazza in tutta Italia venerdì 27 settembre in occasione del terzo sciopero mondiale per il clima.
Manifestazione nazionale a Bologna. Appuntamento nel centro città da piazza dell’Otto Agosto al Parco della Montagnola fino a piazza XX Settembre a partire dalle 9 dove ci sarà l’arca di Noè dell’agricoltura italiana con mucche, cavalli, asini, pecore, capre, galline, oche ma anche piante e specialità a rischio di estinzione per effetto dei cambiamenti climatici.
Insieme al presidente di Coldiretti Ettore Prandini saranno presenti tra gli altri l’arcivescovo di Bologna, mons. Matteo Zuppi; il ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova, il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, il governatore della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini.