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Fino a ieri di ufficiale ce n’era uno solo. Oggi anche il centrodestra ha trovato la quadra tornando alla proposta primordiale di Forza Italia: Gianni Marra, sindaco di Squinzano da pochi mesi, è lo sfidante di Stefano Minerva, primo cittadino di Gallipoli.

Non è stato un parto facile per i partiti e i movimenti della destra salentina. Il ballottaggio per la candidatura a Palazzo dei Celestini tra lo stesso Gianni Marra e il sindaco di Nardò Pippi Mellone si era protratto per troppo tempo sfiancando e sfilacciando la coalizione. Fino al ritiro dalla contesa di Mellone che invece di convergere sul suo contendente ha preferito prendere armi e bagagli e mettersi alla finestra e attendere gli eventi e le mosse degli altri partner seduti allo stesso tavolo, Lui e i suoi amici di “Andare oltre”, il suo movimento civico.

L’ufficializzazione della candidatura di Stefano Minerva gli avrà scombinato i piani: non sarebbe mai sceso in campo contro il collega di Gallipoli e non solo per i buoni rapporti tra loro. Entrambi, com’è noto, hanno appoggiato Salvemini e Delli Noci al ballottaggio delle amministrative leccesi del 2017. Entrambi sono vicini - chi più, chi meno - al Governatore Emiliano: uno (Minerva) perché della corrente Pd che fa capo al Presidente della Regione Puglia; l’altro (Mellone) che con la ‘filosofia dell’andare oltre’ gli steccati delle coalizioni dei partiti, ad ogni competizione volta la banderuola verso il punto cardinale a lui più consono.

Scelte legittime visto il quasi totale ribaltamento del sistema politico italiano nel quale i partiti hanno completamente rinnegato i riferimenti storici e anche nelle alleanze hanno superato ogni barriera ideologica.

Minerva può contare sul centrosinistra compatto e sulla gamba dell’Udc che Totò Ruggeri, almeno in Puglia, ha connesso stabilmente con la linea di Emiliano. Ma non è da escludere che pure Mellone - nonostante gli estremi tentativi di Forza Italia e del senatore Marti della Lega che il sindaco di Nardò ha sostenuto alle politiche dello scorso 4 marzo – ‘vada oltre’ come già accaduto in passato e converga sul collega gallipolino.

A Marra non resta altro che riuscire a tenere compatti gli amministratori del centrodestra salentino (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Direzione Italia) e a coagulare sulla sua candidatura le liste civiche e i movimenti territoriali (riferimento implicito in un comunicato della vice coordinatrice regionale di Forza Italia, Federica De Benedetto a Puglia Popolare e ad Andare oltre) che fino ad oggi hanno interloquito con i partiti della coalizione.

Il sindaco di Squinzano forse potrà contare anche su altri appoggi trasversali. Forse pensa già agli amici della maggioranza di Trepuzzi, città con la quale l’amministrazione Marra condivide la gestione della comune marina di Casalabate. Ma il sindaco Taurino, solo due giorni fa, ha giurato fedeltà al Pd, il suo partito, e voterà Minerva.

Insomma, grande incertezza per il dopo-Gabellone. Fare previsioni oggi sarebbe davvero azzardato ma di certo non sarà esagerato immaginare che dietro la parvenza delle provinciali si celino mosse e strategie a lunga media e a lunga scadenza con il mirino puntato sulle regionali e sulle europee.

 

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