Lo sviluppo delle tecnologie informatiche, in particolare di Internet, ha consentito di attivare l'ennesima trasformazione della società in cui viviamo, per condurci in un ambiente globalizzato in cui lo sviluppo culturale, economico, umano, industriale e sostenibile passa attraverso il possesso e l'acquisizione continua di informazioni e di conseguenza del sapere, dando luogo alla società della conoscenza.
Al giorno d’oggi è impensabile considerare la nostra vita quotidiana senza le nuove tecnologie. Smartphone, tablet, pc, sono strumenti comunemente utilizzati, indispensabili e necessari. Quanti di noi, se la mattina dimenticano il proprio cellulare, non tornano a casa per riprenderlo? Questo rapporto con la tecnologia riguarda tutti: adulti, adolescenti e persino bambini. I giovani, spesso, sono i principali fruitori dei media digitali.
Luciano De Crescenzo ha affermato: “Nel Fedro di Platone, Socrate diceva che la scrittura era una minaccia per la cultura perché a un libro non si possono fare domande. A Socrate mancava Internet.”
Tutti i ragazzi infatti passano ormai gran parte del loro tempo libero con le nuove tecnologie: giocano, si divertono con i videogiochi, cercano tutte le informazioni di cui hanno bisogno su internet, sviluppano e mantengono relazioni sociali sui social networks, comunicano e si relazionano con i loro amici e parenti tramite cellulare. Ma non c’è solo l’aspetto ludico e sociale.
Le nuove tecnologie offrono ai giovani anche numerose opportunità di sviluppo e apprendimento. Tutto ciò non vale solo per gli adolescenti, ma anche per i bambini, che gli esperti ormai definiscono come i nativi digitali, perché nati con tecnologia. La stessa tecnologia che può creare momenti di divertimento, crescita, interazione e legame, tra genitori e figli.
In generale, i ragazzi percepiscono la tecnologia come qualcosa di positivo, perché collegata al divertimento. Occorre, comunque, incoraggiare l’autocontrollo nell'uso delle stesse tecnologie. Educarli al controllo di sé è fondamentale per il loro processo di sviluppo e di crescita. Alcuni genitori e/o educatori, molto rigidi e intransigenti, affermano che la tecnologia è molto utile per loro: non va negata o demonizzata. Essenziale è saperla usare con equilibrio, senza incoraggiare dipendenze ed eccessi. Ma ancora più importante è stimolare nei ragazzi ad avere sempre un senso critico nei confronti dei media digitali. Nel nostro rapporto quotidiano con i media digitali non è tanto importante conoscerli e saperli usare perfettamente quanto piuttosto saper sviluppare un atteggiamento responsabile, di analisi e di critica. Non essere fruitori passivi, ma attivi, attenti e consapevoli. Occorre quindi il giusto equilibrio tra conoscenza (misure comportamentali) e consapevolezza (minacce, rischi).
'La vostra felicità non è un'app' è un'affermazione che Papa Francesco ha fatto rivolgendosi ai ragazzi, affermazione riguardante proprio il rapporto con le nuove tecnologie che caratterizza adolescenti e giovani. "La vostra felicità non ha prezzo e non si commercia", ha dichiarato il Pontefice che ha anche aggiunto che "non è un'app da scaricare sul telefonino". Con queste dichiarazioni il Papa ha voluto rimarcare l'importanza dell'etica, dei valori e del ruolo del limite, ruolo che sempre più spesso si trova in crisi per via di una società sempre più caratterizzata dal ricorso al consumo e al "piacere immediato" e in cui spesso trova nella tecnologia e nel "mondo virtuale" un'utile fuga dal mondo reale e dalle sue dinamiche. “Internet offre una ricchezza inestimabile di informazioni, conoscenza, contatti umani. È così grande che ha gli stessi pregi e gli stessi difetti del mondo reale: pieno di cose meravigliose e anche di porcherie e cose inutili.” (Roberto Vacca).