È stato diffuso in tv e on-line, lo spot realizzato dal garante della privacy, in collaborazione con Telefono azzurro, per sensibilizzare le famiglie alla sicurezza dei bambini on line.
L'iscrizione a social come tik tok, è vietato ai minori di 13 anni. L'autorità ha imposto a tik-tok una serie di misure per verificare l'età anagrafica degli iscritti, e intraprendere una campagna di sensibilizzazione parallela su stampa e web.
Il garante ha richiamato i genitori a svolgere un ruolo attivo, di vigilanza invitandoli a prestare particolare attenzione. La polizia postale consiglia di parlare ai ragazzi delle sfide che girano in rete, in modo che non ne subiscano il fascino.
Assicurarsi che abbiano chiaro quali rischi si corrono a partecipare alle challenge on-line poiché, i ragazzi spesso si credono immortali, invincibili, per una immaturità della capacità di prevedere le conseguenze di ciò che fanno. Alcune challenge espongono a rischi medici: assunzione di saponi, medicinali, sostanze di uso comune come cannella, sale, bicarbonato. Altri invece inducono a compiere azioni che possono produrre gravi ferimenti a sé o agli altri: selfie estremi, soffocamento autoindotto, sgambetti, salti su un'auto in corsa, distendersi sui binari, camminare sui cornicioni, attraversare strade trafficate al buio. Monitorare la navigazione e l'uso delle app anche stabilendo un tempo massimo da trascorrere connessi, sarebbe l'ideale!
La polizia inoltre incoraggia i genitori a segnalare se si trovano in rete video riguardanti sfide pericolose, o se compaiono sui social inviti a partecipare a challenge, o se i figli ricevono da coetanei, video riguardanti sfide pericolose.
C'è un sito apposito per segnalare ed essere sempre aggiornati: www.commissariatodips.it