È una produzione che parte dal Salento questa volta supportata dal Ministero della cultura e dalla Regione Puglia (Apulia Film Commission), coinvolgendo anche attori di altre parti d'Italia come il milanese di origine romana Giorgio Vignali ed il giovanissimo Pietro Serio, che viene dalla capitale.
Ma il protagonista resta un leccese, il bravo Ippolito Chiarello, scelto dal regista Pascal Pezzuto per interpretare Achille De Lucrezi, uno dei più illustri cartapestai tra la fine dell'Ottocento ed i primi del Novecento, quando il Vaticano commissionava agli artisti leccesi santi di carta destinati a tutte le chiese della terra.
Forse per la prima volta il cinema diventa una realtà industriale nella piccola comunità salentina, dove vengono impegnati, dalla Khàrisma Cineproduzioni, più di sessanta operatori del posto, tra cui l'atelier di Rosanna Calcagnile, che nulla hanno da invidiare ai professionisti più conosciuti.
La troupe starà a Lecce da domani4 febbraio fino all'11 febbraio in location importanti come l’episcopio ed il Castello Carlo V, per poi spostarsi a Castel Gandolfo dove, storicamente, il Papa Pio XI (Augusto Zucchi) nel 1934 assolse la cartapesta leccese, considerata dal suo collaboratore mons. Chiappetta (Massimo Dapporto) "materia ignobile, indegna di entrare nella casa di Dio".