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La corruzione è un fenomeno complesso: molti elementi concorrono a determinarla e si espande con modi e tempi diversi. Questo volumetto partendo dalle definizioni fondamentali dei processi corruttivi tenta di compiere un’analisi che evidenzia le cause e i possibili rimedi a uno dei mali maggiori del nostro Paese.

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Il testo non affronta la corruzione legata a singoli fatti episodici - presenti in tutte le società, anche in quelle più sane - ma a realtà cosi pervase dalla corruzione, in cui, pur in presenza di leggi ispirate a principi sani, i rapporti politico-sociali-istituzionali si fondano quasi esclusivamente sull’accantonamento del bene comune in favore di quello personale o meglio sull’uso strumentale del potere pubblico al fine di ottenere o scambiare vantaggi personali. Il tutto è frutto del confronto fra un docente universitario e un magistrato, che molto spesso, con differenti approcci, hanno a che fare con attori e trame della corruzione. Il libro presenta affronta temi inerenti alla natura della corruzione, alle relative indagini giudiziarie al rapporto con le mafie, agli aspetti di èthos civile e quelli di vita cristiana; all’energia morale e alla lotta per debellare la corruzione.

Gli autori: 

Rocco D’Ambrosio (www.rocda.it) è ordinario di Filosofia Politica nella Facoltà di Scienze Sociali della Pontificia Università Gregoriana di Roma. E’ docente di Etica della Pubblica Amministrazione presso il Dipartimento per le politiche del personale dell’Amministrazione del Ministero dell’Interno (ex SSAI, Roma). Si è occupato del tema della corruzione in alcuni suoi saggi: Il potere e chi lo detiene (2008), La Malpolitica (2009), Come pensano e agiscono le istituzioni (2011), Corruptia. Il malaffare in un Comune italiano (2014), Ce la farà Francesco? La sfida della riforma ecclesiale (2016; tradotto in inglese, spagnolo e portoghese). Si occupa di formazione all’impegno sociale e politico, dirige il periodico di cultura e politica “Cercasi un fine” e il suo relativo sito web (www.cercasiunfine.it), coordina alcune scuole di formazione all’impegno sociale e politico. 

Francesco Giannella, in magistratura dal 1986, è Procuratore aggiunto a Bari e coordina la Direzione Distrettuale Antimafia. E’ stato pubblico ministero anche a Foggia e Trani, dove per un anno ha ricoperto il ruolo di Procuratore capo reggente. In tale veste si è occupato di indagini in materia di reati contro la pubblica amministrazione e ha diretto quelle relative al noto disastro ferroviario del 12 luglio 2016. Ha indagato nei confronti di pubblici amministratori e politici di rilievo.

 

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