Oggi la religione sta venendo a patti con questo mondo postmoderno, negoziando nuovi canali di impegno, nuove dighe di fede inesplorate ma ad alcune condizioni.
Non si tratta di sostituire il sacro con il profano, David Lyon nel suo saggio, “Gesù a Disneyland. La religione nell’era postmoderna” (Editori Riuniti) usa una metafora forte per rivelare aspetti profondi e caratteristiche durature nelle spiritualità post-moderne. Viviamo una spiritualità basata molto di più sul fascino che sul timore del sacro che ci richiama ad una responsabilità: è nella situazione post-moderna che dobbiamo trovare Cristo.
Pensare che siamo in una società che preferisce la tecnologia e l’aspetto consumistico alla religione, e l’informazione rispetto alla comprensione non ci deve spaventare anzi imparare nuovi linguaggi. La liturgia come contesto comunicativo e come fonte del simbolismo sacro possiede non solo significati importanti ma anche caratteristiche sociali. Ma bisogna saper mettere dei limiti a questo spazio immenso che si è creato grazie ai media per le tante religioni e a questo consumo religioso che dimentica l’importanza di una istituzione e di una chiesa pubblica fatta di relazioni. La metafora di Disneyland, infatti, contiene un allarme dove “la realtà stessa diventa spettacolo, e il reale diventa un parco a tema”.
La vita religiosa nell’era postmoderna non chiede solo di essere compresa, ma anche di essere vissuta diversamente. Lo stesso sociologo alla fine sottolinea l’attenzione verso il Creato come tema fondamentale per cooperare strategicamente anche con le persone di tradizione e di spiritualità religiose diverse, superando quelli che sono i confini della differenza, e trovando un fronte comune: i precetti del cristianesimo devono aprire sempre di più aprire la porta a nuovi cambiamenti, a nuove combinazioni di azioni autentiche e responsabili. Gesù e Disneyland ci raccontano un mondo di travaglio ma le iniziative da loro costruite possono portarci ad una nuova narrazione di una vita che prende forza anche dalla morte.
