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Tra bellissime foto d’epoca e titoli di rubriche, scorrendo le pagine del libro si sprigiona un racconto il cui ordito si intreccia con gustose chiacchiere più che notizie, con eloquenti fatti di costume più che articoli, con simpatiche curiosità che, accompagnate o commentate spesso con un pizzico di spontaneo, pungente sarcasmo, riescono a svelare la realtà di Lecce dal 1952 al 1962.

 

 

 

Rileggerli a distanza di tempo e, magari, concatenarli con la realtà attuale, aiuta a riflettere come siamo cambiati, se lo siamo, nel corso del tempo.

Continuando con l’idea del racconto, l’autrice, Rossella Barletta, cerca di capire l’anima, a fare emergere il carattere, la mentalità, il comportamento dei concittadini assunto dinanzi a scelte più o meno decisive o anche leggère, attinenti agli anni appena citati.

Ecco allora spiegato il titolo, una sorta di neologismo: lecceserìe, nel quale a molti sarà facile rispecchiarsi.

La ricostruzione degli argomenti è scaturita dalla consultazione dei principali giornali locali. Dalla “viva” penna degli articoli scelti e riportati, è venuto fuori uno scenario urbano dove i protagonisti principali sono gli amministratori e i cittadini che, col loro singolo atteggiamento, lo hanno caratterizzato.

A metà libro Rossella Barletta si sofferma a lungo su una bevanda particolarmente gradita ai leccesi: il caffè. Tratteggia sinteticamente la sua storia millenaria oltre che quella degli omonimi locali italiani, sostando dinanzi a quelli cittadini tra i più antichi, alcuni dei quali riservano sorprese sconosciute ai più. Ne è venuto fuori un inserto interessante.

La conclusione, come avrà modo di notare il lettore, è inimmaginabile, ma reale: nonostante siano passati tanti anni, alcuni problemi sono rimasti tali e quali, ossia irrisolti.

Rossella Barletta, Lecceserìe. Attualità di fatti accaduti ieri (dal 1952 al 1962), Edizioni Grifo, Lecce 2022, pp. 232, € 15,00.

 

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