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Il medico umanista: come declinare un’etica del lavoro che metta la persona al centro della propria attività professionale e di vita.

 

 

 

Questo descrive in sintesi Giuseppe Pellegrino, medico, psicoterapeuta, filosofo e poeta, da sempre e incessantemente impegnato a collaborare con enti e associazioni su importanti tematiche sociali come il disagio psichico.

Dopo la pubblicazione di diversi testi, l’ultima raccolta di poesie Omnia vincit amor è stata presentata lo scorso 13 dicembre presso la sala teatro dell’ex Convitto Palmieri a Lecce, con interventi musicali a cura di Chiara Papa.

“Attraverso la forza della sua sensibilità l’autore ci dona la parte più nascosta della sua anima mettendola al servizio di riflessioni vitali per la nostra esistenza”, così ha introdotto il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva.

“Fragilità umana e amore” sono infatti i temi affrontati nel testo “che abbracciano un punto di vista che non è solo quello di un minus di vita ma può diventare” chiarisce l’autore “forza divergente”.

Per l’editrice le cifre di quest’opera sono la semplicità e spontaneità che si sposano con una grande profondità e generosità dell’autore, il quale ha deciso, come già fatto per altri suoi lavori, di donare il ricavato delle vendite ad alcune associazioni nazionali presenti sul territorio, in questo caso Cuore di donna che si occupa di oncologia senologica e l’Apmarr sulle malattie reumatologiche e rare: la forza della poesia al servizio del benessere della persona. Ecco che il titolo del libro prende corpo, come nell’intenzione dell’autore, in opere di concreta condivisione: “omnia vincit amor et nos cedamus amori” ovvero ‘l’amore vince su tutto se noi cediamo all’amore’ (Virgilio, Bucoliche X, 69).

“In questo lavoro di Giuseppe Pellegrino la ricerca della forma stilistica e terminologica diventano sostanza di una comunicazione efficace e mirata”, ha affermato il presidente del Premio Vitruvio Enrico Romano. Un’opera di alto valore in cui l’amore viene espresso nella sua dimensione di forza propulsiva del bene, secondo una dinamica di vera libertà contro ogni forma di negatività del presente. D’altra parte, cosa c’è di più libero dell’amore? Nulla, come ha chiosato Ennio De Bellis dell’Università del Salento: “L’amore è l’unica realtà che non si può condizionare”.

 

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