Se godere della stima altrui è da sempre un'aspirazione, è una necessità di ogni essere umano… adesso ciò che si dice di qualcuno è in grado di determinare il destino non più soltanto degli individui, ma anche di istituzioni e aziende, organizzazioni, enti, media che per tutelare questo capitale immateriale investono molti soldi in questo mondo.

La rivoluzione digitale, afferma Daniele Chieffi, autore del saggio, “La reputazione ai tempi dell’infosfera? Che cos'è, come si costruisce e come si difende” (ed. Franco Angeli), oggi è da intendersi non come una semplice innovazione tecnologica, ma come una profonda trasformazione sociale nella nostra realtà. L'avvento degli smartphone e il boom dei social network hanno mutato l'universo in cui tutti noi viviamo, trasformandolo in una grande “casa di vetro” e abbattendo il muro tra reale e virtuale e ricercando una trasparenza effettiva. Oggi abitiamo un infosfera dove tutti, umani e no, sono interconnessi e interdipendenti. Le informazioni accessibili, la comunicazione immediata e i giudizi trasparenti permettono sempre di più all'individuo e alle istituzioni, alle aziende e ai media di stare sullo stesso piano tutti ugualmente, è inevitabilmente sottoposti alla sentenza valoriale collettiva dove la reputazione segue le regole psicologiche, cognitive e sociologiche dei gruppi umani, ma modificate e amplificate dalle dinamiche digitali. In questo libro, in particolare, si descrive quella che è la reputazione nell'era digitale, perché sia diventata il principale asset strategico per qualsiasi soggetto e come crearla, valorizzarla e difenderla dove? Dove l'analisi del rischio e la gestione del danno reputazionale, ci permetterà di passare da una gestione di alcune crisi alla reputazione nella gestione di una crisi. Insomma, oggi come noi mai è più importanti essere credibili con una reputazione positiva organizzando la messa inscena simbolica di tale relazione: che non è finzione ma il plus che il soggetto è in grado di apportare alla comunità stessa.