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“Tre maestri di vita”, di donAdelino Martella, pubblicato da Giorgiani Editore. Un percorso interessante e avvincente che attraversa la vita e il pensiero di tre  uomini  di spessore.

Tre monografie e due ampi saggi in un unicum organico e approfondito per offrire al lettore la possibilità di una consapevolezza maggiore delle tracce lasciate nella nostra storia da queste testimonianze.

“Tre personaggi: Giuseppe Moscati, Filippo Giacomo Bottazzi, Pietro Antonio Maria Stasi, conterranei; due di essi disini, il terzo, il santo, soltanto passato da queste terre, lasciando però un segno indelebile di santità”. Il filo conduttore che lega il sacerdote Stasi ai due scienziati laici, è la fede in Dio, vissuta con spirito di carità e apertura verso il prossimo.

È soprattutto, precisa nell’introduzione Nicoletta G. Borgia, docente presso l’Università di Urbino, “una storia che racconta di amicizia e di come la medicina, trasformandosi in amore, possa lenire e talvolta curare ogni tipo di malattia. È un principio che ha poco a che vedere con il corpo e molto con lo spirito”.

L’autore, nella sua ricerca precisa e dettagliata storicamente, arricchita da testimonianze personali o da lui raccolte, offre al pubblico non una delle tante biografie, ma con abile abilità scrittoria riporta i tre luminari nella contemporaneità, affrontando tematiche attuali e interessanti anche nel nostro tempo.

Come quasi in religioso ascolto viene presentato Giuseppe Moscati, il medico santo. Dai dati biografici e drammi familiari alla laurea e missione medica, al servizio dei malati e degli allievi. Un viaggio che attraversa, con profonda riverenza, la vita sino alla canonizzazione. “Non è facile –sottolinea don Adelino Martella – trattare di una persona santa, specialmente quando tale persona ha saputo meravigliosamente coniugare e sapientemente armonizzare l’umano e il divino”. San Giuseppe Moscati, il laico, il medico, il professore universitario, lo scienziato, o semplicemente l’uomo che ha fatto della sua esistenza e professione una missione, sui passi del Vangelo.

Un itinerario trascinante che si sofferma sulla biografia di Filippo Giacomo Salvatore Bottazzi, disino, definito da Guido Bossa “Colosso della Biologia italiana”. Un tuffo rigenerante nella sua rilevante vita accademica, premi e onorificenze, “innumerevoli pubblicazioni di carattere scientifico realizzate dagli allievi […], e autore, in prima persona, di più di 300” trattati, coniugando l’atteggiamento da ricercatore con una profonda sensibilità umana. Dalla via del Calvario agli ultimi anni di vita, il ritratto delicato della genialità e profondità di un uomo e di un ricercatore che non ha mai dimenticato le sue radici, rimanendo legato al suo piccolo ed amato Comune, Diso. Uno scienziato - nel ricordo del patologo e oncologo Pietro Rondoni – “che non si limitò a registrare e descrivere i fatti, ma sentì l’ansia della dura battaglia contro l’ignoto e la verità scientifica considerò come parziale affioramento di una verità più alta e comprensiva”.

Una lettura coinvolgente, pagina dopo pagina, ci porta al sorprendente ritratto di Pietro Antonio Maria Stasi, “il parroco letterato-filosofo”, che “occupa l’undicesimo posto nella cronotassi dei parroci della comunità di Diso”, ma di certo tra i primi per l’importanza storica e per il servizio reso al suo popolo. Ben 54 anni di ministero pastorale, dal marzo 1868 al maggio 1874, una non comune cultura biblico-teologica e filosofico-letteraria, un’azione pastorale svolta ‘con generoso impegno apostolico’. Un nome che lascia traccia nella storia: “l’amministrazione comunale e l’intera comunità disina non hanno dimenticato il loro grande e colto pastore”, intitolandogli una via. Si legge: “vogliamo augurarci, in conclusione, che anche Pierantonio Stasi, come già il suo intimo amico Filippo Giacomo Bottazzi […] possa occupare un posto adeguato” almeno nella storia locale in modo da giungere ad una “conoscenza approfondita della sua personalità, della sua opera e del suo messaggio”.

Una competente presentazione di tre biografie, testimonianze di vita e di fede, senza pretese di confronto anche quando si passano in rassegna le loro relazioni. Inoltre note nuove in un epistolario inedito del Bottazzi e nell’appendice dedicata a Luigi Giovanni Nicola Schifano, tenente colonnello, medico, legato da rapporti d’amicizia con san Giuseppe Moscati e Filippo Bottazzi. Dal sogno della figlia Ada Maria Schifano alla realizzazione di una tela ad opera del pittore Antonio De Donno.

La ricostruzione meticolosa di tre volti e di tre cuori, illuminati e guidati nel loro cammino dalla forza della fede, dallo sguardo verso Dio.

Un dono di don Adelino Martella alla comunità di Diso e ai cultori della storia. Un prezioso contributo per chi ha la curiosità di avvicinarsi e valorizzare il patrimonio culturale e spirituale della propria terra.

 

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