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Si è aperta con una emozionante interpretazione di una poesia di Girolamo Comi, recitata da Davide Indino, il sedicenne lucugnanese nominato di recente Alfiere della Repubblica dal Presidente Mattarella, la serata di inaugurazione della mostra “Girolamo Comi. Spirito d’armonia”, dedicata proprio al letterato di Lucugnano

 

L’evento si è sviluppato tra il chiostro, al cui centro è stato posizionato un albero che rimanda alla storica rivista fondata dal Comi, e il primo piano della Biblioteca Nicola Bernardini di Lecce, che ospita la mostra.

Ideata da Luigi De Luca, direttore del Polo biblio-museale di Lecce, con la curatela di Antonio Lucio Giannone, Lorenzo Madaro, Mauro Marino e Brizia Minerva e il progetto grafico e l’allestimento di Francesco Maggiore ed Efrem Barrotta di Big Sur, la mostra è un racconto della vita privata e pubblica del poeta, del suo impegno letterario ed editoriale, così come delle relazioni e dei sodalizi culturali con intellettuali, poeti ed artisti da tutta Italia ed Europa.

L’obiettivo, così come sottolineato negli interventi di apertura a cura di De Luca, Giannone e Marino, è proprio quello di avviare una riflessione intorno a questa figura così importante del Novecento pugliese, troppo spesso trascurata anche nei programmi scolastici, ma anche attorno a tutto quell’universo culturale che egli è stato in grado di costruire nella piccola e sperduta Lucugnano nella metà del secolo scorso. A partire dal 1948, in quel meraviglioso Palazzo che oggi prende il nome di Casa Comi, il poeta fondò infatti l’Accademia Salentina, un vero e proprio cenacolo a cui partecipavano intellettuali ed artisti quali Luciano Anceschi, Rosario Assunto, Vincenzo Ciardo, Maria Corti, Oreste Macrì e Ferruccio Ferrazzi. Un’esperienza eccezionale di confronto e dialogo che, tra l’altro, diede vita alla rivista “L’Albero”, un progetto intellettuale ed editoriale, che conteneva poesie, traduzioni, saggi e articoli di respiro non soltanto nazionale.

L’allestimento della mostra a Lecce, che verrà inaugurata anche a Palazzo Comi a partire dal 22 marzo, permette al pubblico di immergersi completamente nella straordinaria esperienza comiana attraverso un percorso di studio, di ricerca e dunque di coinvolgimento e condivisione. In mostra, oltre ai preziosi documenti del Comi, i suoi manoscritti, le lettere, le foto, gli appunti, il libro delle presenze degli incontri dell’Accademia Salentina, anche una selezione di opere di altri artisti, tra i quali Vincenzo Ciardo, Ferruccio Ferrazzi, Antonio D’Andrea e Lino Paolo Suppressa.

Le fotografie di Maurizio Buttazzo completano il mosaico che restituisce un quadro complessivo della vita del Comi e di questo speciale fermento culturale che caratterizzò Lucugnano, periferico soltanto geograficamente. 

“L’Accademia Salentina e i suoi membri - ha commentato Loredana Capone, Assessore all’industria turistica e culturale della Regione Puglia ci hanno insegnato che dal Sud si può costruire una via tangibile per riflettere sui grandi temi e dalle pagine della rivista emerge tutto questo: vivacità, fraternità, lungimiranza, poesia, storia, arte”. 

La mostra è accompagnata da un catalogo e da un’antologia poetica di Comi. Il catalogo, oltre a un intervento di Luigi De Luca sull’“utopia” del poeta, contiene numerosi contributi dedicati a vari aspetti della vita e dell’attività di Comi. L’antologia, a cura di A. L. Giannone e S. Giorgino, comprende infine le tre principali raccolte poetiche di Comi, da tempo irreperibili: Spirito d’armoniaCanto per Eva e Fra lacrime e preghiere.

 

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