0
0
0
s2sdefault

Finché ci saranno disparità e sottosviluppo sarà difficile che gli uomini possano essere veramente artefici dal proprio futuro, anche, perché coloro che hanno avuto la fortuna di nascere in un paese sviluppato avranno, anche, il loro destino condizionato dall'incombere di un nuovo 11 settembre o di una nuova strage del tipo "Bataclan".

 

 

 

Dobbiamo, pertanto, ammettere che, pur essendo ognuno potenzialmente artefice del proprio futuro, l'ambiente esterno, o meglio, il sistema socio economico in cui si nasce e si vive, condiziona in modo determinante lo sviluppo di tali potenzialità. Alla legittima aspirazione di un paese ad emanciparsi e a svilupparsi, si contrappone, infatti, l'interesse di altri, che hanno tutta la convenienza a mantenere lo status quo per continuare a sfruttarlo.

Il romanzo "Appuntamento con il destino. Prima briganti, poi, migranti", è ambientato a Calitri e dintorni tra la primavera e l'estate del 1865. È una storia gialla, con delle sfumature rosa, che si dipana sullo sfondo di un'Italia unita geograficamente, ma sostanzialmente divisa dal punto di vista sociale ed economico.

L’autore Claudio Taurino, nato a Squinzano nel 1959, è sposato e padre di due figlie, Margherita e Laura. Si è laureato in Scienze politiche, presso l’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari. Dal 1979 al 1982 ha collaborato come giornalista pubblicista presso la redazione barese del quotidiano “Il Tempo”, nonché presso altri periodici e testate locali.

Dal gennaio 1985 al marzo 1987 presta servizio a Roma presso il Ministero delle Finanze. Nel 1987 viene trasferito a Lecce, presso l’Intendenza di Finanza, e dove attualmente presta servizio presso la direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate.

La guerra civile tra briganti e piemontesi, la miseria e la fame della gente del Sud, sono narrati nella loro cruda realtà, il romanzo ha, infatti, il fine di aprire una finestra su episodi e fatti storici poco conosciuti e spesso taciuti.

Destino, passione, suspence e storia: un inconsueto e originale accostamento di tematiche - scrive Giuseppe Patisso nella prefazione - «Lo scioglimento finale, che consente al lettore di sperare in un lieto fine generale per tutti i personaggi della storia e che chiude la narrazione, si accompagna ad uno sfondo storico sempre presente, dalla prima all’ultima pagina, segno inequivocabile della volontà dell’autore di far luce su drammi sociali realmente accaduti, realmente vissuti in alcuni paesini del sud Italia». 

Se in precedenza abbiamo apprezzato il talento letterario di Taurino che, ora attraverso la poesia, ora con il racconto, ora con il romanzo giallo, ci ha reso partecipi della sua visione del mondo e delle cose, in questo suo ultimo lavoro si è cimentato in un'opera impegnativa che riesce a coniugare romanzo e storia. Così Anna Maria Fiammata nella nota finale del libro: «già nel titolo, infatti, una curiosità amena (Appuntamento con il destino) si accompagna ad una certa attenzione per la storia (Prima briganti, poi migranti); anzi per quella Storia che riguarda tutti noi molto da vicino, ovvero la questione meridionale».

“Se queste storie - afferma Taurino - sono frutto di mera fantasia e mirano a catturare l'attenzione del lettore, lo sfondo storico e i drammi sociali, che ne sono presupposto e che sono narrati, sono reali e storicamente documentati in ogni dettaglio”. Nelle librerie dal 24 giugno scorso.

 

 

 

Forum Famiglie Puglia