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Nel panorama letterario contemporaneo spesso ci sono opere che invitano a un profondo esame interiore, ad una riflessione attenta sul senso della vita e sui valori che la guidano.

 

 

Il nuovo libro di Cosimo Posi, nato come raccolta di post estemporanei su Facebook e poi trasformato in una composizione più complessa e raffinata, è uno di questi rari gioielli.

Intitolato "Delle mie indomite utopie. Diario di bordo", edito da VivereIn, questo libro rappresenta un ideale viaggio esistenziale, un diario che custodisce le riflessioni di un'esistenza vissuta con intensità e consapevolezza, che si interroga e affronta temi universali e sempre attuali, come Dio, la vita, il tempo, l'amore, la felicità, la bellezza, il dolore e il sogno, ciascuno ispirato da brevi citazioni di celebri autori che fungono da punto di partenza per riflessioni più profonde.

Attraverso le sue pagine, l'autore ci guida in una traversata metaforica della vita, utilizzando una “fragile imbarcazione di fortuna”. In un'epoca in cui la velocità e la superficialità spesso prevalgono, questo testo ci invita a rallentare e a riflettere sul difficile “mestiere di vivere” citando Cesare Pavese. Nel suo percorso di scrittura l’autore ha visto emerger spontaneamente alcune delle sue più indomite utopie, che attraversano, con il filo rosso della speranza, la trama a volte incolore del vivere quotidiano. Scritti eterogenei, nati in circostanze diverse «rappresentano, in verità, - precisa nell’introduzione l’autore – una specie di rigoroso esame di coscienza attraverso il quale possiamo guardarci tutti allo specchio, gettando via finalmente le comode maschere dietro cui abbiamo abilmente nascosto le nostre indecorose ipocrisie», per poter orientare il nostro esistere verso i percorsi certamente più impegnativi dell’accoglienza e della solidarietà. Si tratta di ri-scoprire quelle ‘calde utopie’ che sono al fondo del cuore di tutti, ‘raffreddate’ dalla superficialità, dall’indifferenza, dall’incomunicabilità, dall’egoismo  che sovente caratterizzano la società contemporanea: «Le utopie costruttive della libertà, della giustizia e della pace saranno così in grado di erompere e costruire, con la loro spinta ideale, un futuro alternativo, scevro dalla subdola tentazione del cieco fatalismo e dal fanatico perseguimento di facili appagamenti mondani».

Settantaquattro post Facebook raccolti in questo nuovo libro, settantaquattro ‘paradigmatiche’ citazioni d’autore «per sviluppare poi una riflessione esistenziale “trasversale” sul senso autentico della vita», nel tentativo di offrire ai lettori «una sorta di “spiritualità” laica e secolare, nella quale credenti e non credenti possano riconoscersi, dal momento che i valori religiosi autentici affondano prima di tutto nell’umano, se non vogliono diventare patetici rivestimenti sacrali che camuffano un pauroso vuoto esistenziale».

Cosimo Posi, studi classici, amante della lettura e della scrittura ‘in modo ossessivo’ ha individuato nella bacheca virtuale di Facebook la ‘preziosa opportunità’ di articolare, riflettere, approfondire ‘quanto si ha in animo di esprimere’: «Sarò probabilmente anch’io un boomer, come oggi i giovani chiamano (…) le generazioni precedenti dei cinquantenni e oltre, ma trovo che l’uso di annotare i miei pensieri  sul social network più grande del mondo, Facebook, come un tempo si  faceva sui tradizionali diari scolastici, sia per me il più pratico e il più adatto». Dai post estemporanei ai testi scritti, rivisti, ragionati, interiorizzati, da una dichiarazione iniziale e illuminante del “Testamento di un uomo” di Giuseppe Ungaretti «Non so che poeta io sia stato in tutti questi anni. Ma so di essere stato un uomo: perché ho molto amato, ho molto sofferto, ho anche errato cercando poi di riparare il mio errore, come potevo, e non ho odiato mai. Proprio quello che un uomo deve fare: amare molto, anche errare, molto soffrire, e non odiare mai», ad una ‘nuova prova di scrittura’ nell’anelito intimo di costruire “una immagine di umanità degna di questo nome, essenziale e libera, senza bisogno di farla dipendere dai titoli, dai riconoscimenti e dai meriti, i quali, per molti, possono costituire solo improbabili stampelle con cui sostenere le loro irrisolte identità».

Cosimo Posi è presbitero e parroco a Brindisi e docente di ecclesiologia e mariologia presso l’Istituto superiore di scienze religiose “don Tonino Bello” di Lecce. Fra i suoi libri si segnalano Il potere capovolto. La politica nella Bibbia e nella Chiesa (2016); la trilogia Il cristianesimo del futuro. La Riforma di Lutero (2017), Ignazio Silone. Cristo oltre la Chiesa (2019) e Ernesto Balducci. L’uomo inedito (2020); Abitare questo tempo. Temi teologico-spirituali (2019); Sui crinali dell’oltre. Temi teologico-spirituali/2 (2022), Sarete liberi davvero - La forza eversiva della Pasqua (2024).

 

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