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Sarà presentato a Lecce domani 14 giugno alle 18, presso la libreria Adriatica, il testo “Salento da mangiare” scritto a quattro mani da Antonio Miceli,  biologo di San Pietro Vernotico  e da Stefania Leone biologa nutrizionista  di Lecce e specialista in Scienza dell’alimentazione impegnata nel binomio alimentazione e salute.

Miceli è anche docente di Fisiologia vegetale presso l’Università del Salento con una passione per la caratterizzazione e la valorizzazione nutraceutica-funzionale di prodotti ed alimenti vegetali. Gli autori si propongono di far conoscere al lettore alcuni alimenti tipici salentini descrivendone sapori e profumi, elencandone i principi benefici per la nostra salute e raccontando curiosità relative a questi alimenti.

L’amore verso il proprio territorio li ha spinti a realizzare questo libro con l’obiettivo di far conoscere ed apprezzare un territorio già abbondantemente apprezzato da migliaia di turisti che, soprattutto durante il periodo estivo, scelgono il Salento come meta delle loro vacanze.

Il Salento, come il detto popolare citato nell’opera, non è solo “lu sule, lu mare e lu jentu” ma è tanto altro: le vigne dalle quali vengono prodotti meravigliosi vini; l’ulivo e l’olio che da esso ne deriva, quell’oro giallo alla base dell’economia di tanti paesi; la cucina tipica salentina apprezzata nelle tante trattorie sparse qua e là nelle grandi città come nei piccoli paesini del Salento.

Proprio partendo da quest’ultimo elemento, gli autori hanno scelto di contribuire alla conoscenza della nostra terra, presentando i prodotti tipici salentini con uno stile insolito ed accattivante: la presentazione dei prodotti viene anticipata da un detto salentino tradotto in italiano, con il quale vengono introdotti usi, costumi e tradizioni della zona; successivamente si procede con la descrizione delle proprietà nutrizionali per finire con la classificazione delle proprietà nutraceutiche presenti in letteratura, cioè i benefici che questi alimenti apportano alla salute dell’uomo e che gli conferiscono il titolo di “alimenti funzionali”.

Nel libro si parla della melagrana, del fico d’india, del fico, del pomodoro da serbo, della carota di Tiggiano o “pastinaca de Santu Pati”, dell’olio d’oliva, del vino, dei legumi salentini (cece nero, cicerchia di Uggiano, fagiolo napoletano, fagiolo con l’occhio, fava di Zollino, pisello nano di Zollino, pisello vecchio di Vitigliano, pisello riccio di Sannicola, lenticchia di Soleto). Chiudono la carrellata di prodotti il capitolo riguardante le erbe spontanee nella cultura salentina curato da Rita Accogli, l’approfondimento sull’origine e diffusione della vite e del vino a cura di Maurizio Durini ed infine il capitolo sulla pesca nel Salento con particolare attenzione ai mestieri antichi ed il pescato.

Gli Autori non si sono limitati solo ad una mera descrizione dei prodotti, delle loro caratteristiche e dei benefici che ne derivano dal loro impiego ma sono andati ben oltre: avvalendosi della collaborazione dello chef Mario Manconi, ligure di nascita e salentino di adozione, hanno arricchito la loro opera integrandola con delle ricette che hanno per protagonisti i prodotti descritti; lo chef suggerisce come impiegare gli alimenti funzionali descritti nel libro abbinandoli al vino che più si addice ad accompagnare tali prelibatezze, piatti realizzati con ingredienti semplici ma ricchi nel gusto e nelle proprietà nutrizionali e nutraceutiche. I vini indicati sono prodotti per la maggior parte da Cantine due Palme di Cellino San Marco il cui Presidente ha creduto al valore del libro al punto di contribuire alla realizzazione della stampa.

Il libro è in vendita nelle principali librerie ma anche sui principali circuiti on line, da Amazon ad Ibs passando per gli store Mondadori e La Feltrinelli; il ricavato della vendita sarà devoluto in beneficenza.

salento da mangiare

 

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