Giuseppe Bartolomei, l'artista che dipinge utilizzando materiali come caffè e frutta esporrà a Lecce la sua opera "Muro" (tecnica mista, colori a olio, caffè acrilico e stucco) nell'ambito della mostra collettiva "Nel buio", percorso espositivo sensoriale curato da Gina Affinito che sarà inaugurato venerdì 5 luglio nelle sale dell'Antica saliera.
Un'esperienza sensoriale unica da vivere nella totale oscurità da parte dei visitatori. In questa dimensione singolare e straordinaria, l'opera materica "Muro" del pittore Bartolomei genererà prevalentemente emozioni sensoriali.
Il muro rappresenta la solidità, ciò che è stato costruito, i riflessi di vernice sono le nostre presenze, assolutamente transitorie. Il significato è inequivocabile: noi passiamo ciò che è stato costruito resta. Ricordo la casa natale di mia madre, ricordo il muro esterno e la pergola che correva lungo il caseggiato. Ricordo l'ombra dei pampini e il celeste dell'acqua ramata sulla superficie grigia della parete, ricordo stuccature e rimaneggiature di vari colori. Ecco, quella era casa dei miei bisnonni. poi di mia madre. Sono rimasto io. Sin da allora, poco più che fanciullo, quel muro deve aver suggerito un senso di immanenza e nel contempo di transitorietà. Ed è questo che ho voluto riportare su tela, spiega l'artista.
Giuseppe Bartolomei, pittore e regista televisivo, ha iniziato a dipingere sperimentando prima il kiwi, poi è passato al caffè, alle marmellate, unendo nel corso della sua sperimentazione artistica, i colori a olio, a tempera, lo stucco insieme ai granuli di caffè. Si tratta di una tecnica molto particolare di arte materica: l'artista utilizza elementi naturali, li sparge su tela creando un effetto astratto. Poi ritorna sulla tela imprimendo segni che danno nuovo ordine e nuovo senso e che vanno a definire e a delineare un disegno già prefigurato in modo preciso nella sua mente. Giochi di colori, armonie di materie che si intersecano e si intrecciano in un nuovo modello creativo.
"C'è una linea sottile - spiega l’artista - che unisce la mia attività professionale di regista televisivo, alle mie creazioni artistiche: la narrazione. Una alternanza veloce di immagini che raccontano storie, un flusso veloce di sequenze in grado di generare emozioni sia nel telespettatore che nello spettatore di un quadro. La pittura è la mia narrazione personale, singolare di stati d'animo che provo in quel momento specifico, li riporto su tela con l'intensità che mi attraversa in quei frangenti. Ascolto queste emozioni e le plasmo dando loro una forma compiuta, le materializzo, immaginando che chi osserva un mio dipinto si ritrovi con la stessa veemenza in quelle esperienze emozionali."