La Puglia vanta una lunga tradizione apistica. Già nota in epoca greco-romana per la qualità dei suoi mieli, ha vissuto una vera e propria età dell’oro nel corso del XVI e XVII secolo.
Oggi l’apicoltura pugliese conosce una nuova primavera, grazie a grandi e piccole aziende che puntano alla rivalutazione del territorio anche sotto il profilo delle produzioni di miele e altri prodotti dell’alveare.
Il miele. È la sostanza elaborata dalle api mellifere, a partire dal nettare dei fiori o dalla melata. A tale prodotto, nessuna sostanza può essere aggiunta o sottratta. Il miele deve essere considerato come un alimento di riserva: solo le api (e pochi altri insetti) sono in grado di produrlo, perché solo essi hanno la necessità di accumulare scorte di cibo.
I benefici. Il miele allevia ansia e stress e stimola la memoria e la concentrazione. Inoltre, può essere ritenuto un alleato dell’intestino, poiché agisce sulla flora batterica intestinale. Grazie alle sue proprietà antibatteriche naturali, è un valido rimedio contro tosse, mal di gola e, in generale, contro le affezioni delle vie aeree superiori.
Controindicazioni. Il consumo risulta controindicato nei soggetti con diabete e nelle persone sovrappeso o obese, dato l’elevato tenore calorico; inoltre, a causa del rischio di infezione da tossina botulinica, è sconsigliato anche nei bambini al di sotto di un anno di età.
Per info o domande:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (dott.ssa Francesca Leone - Biologa Nutrizionista); Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (Cristian Delle Noci - apicoltore e agrotecnico)