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Fast-food: significa letteralmente “cibo servito veloce”. Si tratta di un modello di alimentazione nato negli Stati Uniti d’America e ormai diffuso nel mondo intero.

 

 

 

Si tratta di una “ristorazione rapida” caratterizzata da un ambiente informale, poco convenzionale, lontano dallo schema tradizionale della cucina familiare, con prezzi accessibili ai giovani che ne sono i clienti principali, insieme alle famiglie. Il piatto base e l’hamburger con patatine fritte, accompagnate da differenti bibite. Critiche nutrizionali: le più comuni critiche al classico “panino all’hamburger” pongono l’accento sul problema che in questa ristorazione si consumano troppi grassi, poche verdure, poca frutta e pochi prodotti derivati dal latte. Nella tradizione italiana rientrano altre proposte di fast-food, ad esempio la pizza, che può essere consumata senza troppa perdita di tempo e si presta a infinite variazioni di gusto.

Slow-food: il modello nasce in contrasto a quello alimentare del “fast-food” ed implica il riprovato piacere di un ritmo di vita meno frenetico, che dia spazio ai piccoli piaceri della nostra esistenza, come per esempio quello della tavola e del mangiare sano nel rispetto della tradizione culinaria. 

Benefici: si tratta di una filosofia di pensiero che difende strenuamente la tavola e il gusto della convivialità, che apprezza la cucina più tradizionale e che vuole conservare il piacere legato al momento del mangiare bene, magari in compagnia. Mangiare in modo diverso, rispettando ritmi più lenti, seduti a tavola, scambiando alcune parole con gli altri commensali è sicuramente un momento di vita piacevole.

Per info o domande:

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (dott.ssa Francesca Leone - Biologa Nutrizionista)

 

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