0
0
0
s2sdefault

Forse se ne accorgono in pochi ma la Chiesa di Lecce ha una caratteristica davvero singolare. Da un lato ama il proprio territorio e vuole prendersene cura nella maniera più alta, cioè custodendo accesa la fiaccola della fede per trasmetterla alle future generazioni.

Dall’altro ha una vocazione missionaria che ha portato diversi suoi figli a servire in terre lontane. Le due cose non sono in contrasto, anzi si sviluppano in modo scambievole. Oggi la missionarietà della Chiesa di Lecce si incarna anche in don Massimiliano Mazzotta ormai pronto, dopo un necessario periodo di preparazione, per intraprendere l’avventura in Moldavia dopo aver vissuto l’esperienza di parroco di Villa Convento e di Economo diocesano. Nei prossimi mesi si affiancherà a don Cesare Lodeserto nel servizio alla Chiesa cattolica Moldava guidata dal vescovo Anton Cosa in comunione con la Chiesa di Lecce, guidata dall’arcivescovo Seccia, proprio in questi giorni - accompagnato dallo stesso don Massimiliano, dal vicario generale don Flavio De Pascali e dal direttore della Caritas diocesana, don Attilio Mesagne - in visita alle opere di carità lì presenti grazie all’impegno della diocesi e alla Fondazione Regina Pacis.

Carissimo don Massimiliano, com’è nato questo progetto?

A dire il vero non sono stato io a concepirlo, è il progetto che mi ha raggiunto! Mi spiego. Nella mia vita sacerdotale ho svolto diversi incarichi. Negli ultimi anni, ad esempio, ho guidato la parrocchia di Villa Convento ed è stato magnifico perché quella piccola comunità è come se fosse davvero una famiglia. Poi sono stato anche economo diocesano. Un ruolo delicato, di grande responsabilità, che però mi ha permesso di capire in maniera profonda le ansie, i sogni, le preoccupazioni di tanti miei confratelli. E pensare che, quando iniziai a ricoprire quell’ufficio, avevo quarant’anni: l’economo più giovane d’Italia. Tuttavia il mio pallino è stata sempre la missione. Personalmente non ho mai accettato l’idea che la Chiesa potesse ridursi all’edificio di culto che sta a quattro passi da casa. Credo invece in un orizzonte più ampio, nel portare il vangelo in tutto il mondo. Sono riuscito a trasmettere tali sentimenti anche ai parrocchiani e così abbiamo vissuto tre importanti esperienze missionarie in Albania. Per questo motivo, quando il vescovo mi ha chiesto se fossi disposto a partire per la Moldavia ho accettato subito con grande entusiasmo.

Ma che cosa lega la Chiesa leccese a quella moldava?

È una bella vicenda. Già durante l’episcopato di mons. Ruppi la Chiesa di Lecce e quella di Chişinӑu (capitale della Moldavia, ndr) hanno stretto un gemellaggio nel segno dell’amore per i poveri. La nostra arcidiocesi ha organizzato in terra moldava diverse opere caritative. Ci sono strutture in cui ci si occupa di orfani, si accolgono ragazze madri o giovani con un passato difficile alle spalle, cercando di garantire loro un futuro migliore. Qui dobbiamo capirci. La Moldavia è un paese piccolo, con appena tre milioni di abitanti. I cattolici, per di più, sono una minoranza perché la maggior parte del popolo è di confessione ortodossa. Ufficialmente è lo stato più povero d’Europa, costretto a dipendere sul piano economico da vicini più potenti come la Romania e l’Ucraina. Pur avendo una storia ed una cultura importante, esiste come nazione solo dal ’91. È una realtà ben diversa dall’Albania. Certo, entrambi questi stati hanno vissuto il peso soffocante di una dittatura comunista. In Albania però, alla caduta del regime, c’era tanta rabbia che, col tempo, si è trasformata in voglia di rivalsa e sogno di riscatto. Oggi infatti quella terra sta rinascendo. In Moldavia non è così. C’è tanta, tanta rassegnazione. La Chiesa di Lecce va dunque lì con spirito evangelico. 

Grazie don Massimiliano e buon viaggio!

Grazie a voi e pregate per me. In questi primi giorni del mio ministero sarò accompagnato dal vescovo Michele. È bello che il pastore della Chiesa locale si faccia, in determinati momenti, anche missionario. L’augurio è che la bellezza della missione sia raccolto da molti.

 

Forum Famiglie Puglia