Per mons. Seccia comincia un nuovo viaggio missionario, non deve infatti sfuggire che nel breve tempo di presenza nel Salento ha già fatto un viaggio in Madagascar e ora già è in partenza per la Moldavia dove andrà a conoscere la Chiesa locale e le opere di carità della Fondazione Regina Pacis.
Tutto ciò avviene alla vigilia del mese di ottobre, che quest'anno Papa Francesco ha voluto come mese missionario straordinario e all’indomani della visita del cardinale Segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin (nella foto).
L’Arcivescovo Seccia ripercorrerà il cammino tracciato da Mons. Ruppi, che ha avviato la presenza della Chiesa di Lecce in Moldavia, con una vicinanza ed una passione che ha stupito molti. Anche mons. D’Ambrosio si era recato a Chisinau, la capitale della Moldavia nel 2010.
“Mons. Seccia – spiega don Cesare Lodeserto, responsabile della Fondazione Regina Pacis in Moldavia - viene prima di tutto per conoscere la Chiesa cattolica in Moldavia e poi anche le opere della Fondazione Regina Pacis. È infatti necessario creare il giusto legame di comunione tra le due realtà ecclesiali, l’amicizia tra i pastori, la conoscenza delle parrocchie e dei sacerdoti. I progetti verranno dopo, perché è il tempo di consolidare il cammino di collaborazione missionaria”.
“Porto avanti – racconta Lodeserto - le opere della Fondazione Regina Pacis in Moldavia dall’agosto del 2000, cioè da diciotto anni, ma oggi, per volontà del vescovo di Chisinau, sono anche vicario generale in una diocesi che sta celebrando solo ora il venticinquesimo anno di esistenza alla guida di mons. Anton Cosa: il vescovo attende la visita di mons. Seccia e degli altri confratelli sacerdoti con gioia e con il desiderio di far conoscere la Chiesa locale in tutte le sue realtà pastorali”.
Mons. Seccia, tra gli altri impegni programmati (CLICCA QUI PER IL PROGRAMMA COMPLETO DEL VIAGGIO MISSIONARIO), presiederà sabato 22 settembre il “Giubileo degli organismi sociali della Chiesa cattolica”, con una celebrazione in cattedrale e sarà presente al Convegno di tutte le Ong presenti in Moldavia, unitamente a Carlo Costalli Presidente del Movimento cristiano lavoratori e Salvatore Martinez Presidente del Rinnovamento nello Spirito.
“Saranno giorni intensi – conclude don Cesare -, e posso dire anche emozionanti, perché avere un contatto diretto con le povertà di un Paese dell’est non può lasciare indifferenti, e le opere della Fondazione Regina Pacis, che sono una realtà che è andata avanti nonostante i non pochi ostacoli, scuotono le coscienze. Progetti futuri in Moldavia? Il cuore di un missionario è pieno di progetti. Ma sono lì chiusi, perché tutto è consegnato al fraterno dialogo tra mons. Anton Cosa e mons. Michele Seccia. Sarà la loro saggezza di pastori innamorati dei poveri a decidere cosa si dovrà fare insieme in futuro”.