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“Siamo nati e non moriremo mai più”. Il Servizio diocesano per la pastorale giovanile di Taranto propone a tutti i ragazzi e giovani dell’arcidiocesi un incontro-testimonianza sulla vita della Serva di Dio Chiara Corbella Petrillo, giovane mamma testimone della fedeltà di Dio.

 

 

 

“Ci metteremo in ascolto di Padre Vito D’amato (ofm) direttore spirituale e amico di Chiara”, si legge sul sito della diocesi. L’evento si terrà venerdì 25 febbraio, alle 19.30, presso la concattedrale di Taranto.

Chiara Corbella nasce a Roma il 9 gennaio 1984. Cresce sviluppando un rapporto di amicizia profonda col Signore Gesù, insieme alla sorella Elisa. Il 2 agosto 2002, di passaggio per Medjugorje, conosce Enrico Petrillo, ventitreenne, fisioterapista: sente subito che è l’uomo che Dio ha scelto per lei. Prima del matrimonio, celebrato il 21 settembre 2008, passano sei anni di rotture e riavvicinamenti. Chiara ed Enrico hanno tre bambini: Maria Grazia Letizia, che nasce priva della scatola cranica, Davide Giovanni, vissuto come la sorella per pochi minuti a causa di una malformazione agli arti inferiori, e Francesco.

Proprio a una settimana dalla scoperta della terza gravidanza, Chiara sente una lesione sulla lingua: è l’indizio di un carcinoma. Sceglie quindi di rimandare tutte le cure che potrebbero nuocere al bambino, puntando a farlo nascere in maniera naturale. Solo dopo la nascita di Francesco riprende le terapie. Muore nella casa di campagna dei suoi genitori, a Pian della Carlotta (tra Cerveteri e Manziana), il 13 giugno 2012, a ventotto anni. Il processo diocesano della sua causa di beatificazione e canonizzazione, per l’accertamento dell’eroicità delle virtù, si è aperto il 21 settembre 2018 presso il Vicariato di Roma. I resti mortali di Chiara riposano nel cimitero del Verano a Roma, presso la cappella dell’Arciconfraternita del SS. Cuore di Gesù, al Riquadro 99.

 

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