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“Non è ancora finita l’emergenza Covid, che subito si innesca la guerra in Europa. A quasi cento anni dal primo conflitto del secolo scorso. Sembra che l’Occidente del mondo non riesca a stare in pace, né a vivere la pace”.

 

 

 

È quanto scrive mons. Giuseppe Giuliano, vescovo di Lucera-Troia, in un messaggio inviato ai fedeli della sua diocesi. Per contrastare “la cultura di male che invade il cuore degli uomini e dei popoli”, che nasce “dall’accumularsi di pensieri, di parole e di opere cattive”, “la prima risposta che i credenti possono dare è quella della preghiera fiduciosa al Dio della pace, perché doni al mondo la sua pace”.

“In Europa - sottolinea mons. Giuliano - ma anche in quelle terre che soffrono i numerosi conflitti ‘dimenticati’ che pur lacerano l’umana convivenza”. Mons. Giuliano accoglie l’invito di Papa Francesco a vivere mercoledì 2 marzo come una giornata di preghiera e digiuno per la pace. A questo proposito ha deciso che la celebrazione eucaristica con la tradizionale imposizione delle Ceneri, si terrà in cattedrale a Lucera alle 13, orario che di solito è quello del pranzo. “Alla messa - aggiunge - seguirà l’esposizione del Santissimo Sacramento fino al pomeriggio inoltrato. Durante quella celebrazione verranno raccolte le offerte per i cristiani delle terre coinvolte nel conflitto”.

Mons. Giuliano invita inoltre le parrocchie a pregare anche nelle prossime domeniche per la pace e a promuovere la raccolta di offerte da inviare al Centro missionario diocesano, per le popolazioni provate dal conflitto.

 

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