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Il messaggio per la quaresima ai fedeli della diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca, il vescovo Vito Angiuli lo invia mentre venti di guerra soffiano in Europa e invita il prossimo 2 marzo, Mercoledì delle Ceneri, a vivere, insieme con tutta la Chiesa, una giornata di preghiera e di digiuno, così come voluta da Papa Francesco.

 

 

 

In questo scenario la via proposta dal Pastore della Chiesa del sud Salento è quella che si ispira agli insegnamenti di don Tonino Bello, profeta e operatore di pace. Ma più che un semplice messaggio quaresimale (LEGGI IL TESTO INTEGRALE), si tratta di un vero e proprio percorso di esercizi spirituali che puntano ad un cammino di conversione e di rinnovamento da percorrere “seguendo le orme di Cristo”. Ora possiamo anche dire: seguendo le orme di don Tonino. La proposta di mons. Angiuli è un decalogo che scaturisce dall’esempio e dalle parole del Venerabile di Alessano e che coinvolge tutta la persona: orecchie, bocca, occhi, cuore, le mani, i piedi; che guarda alla sapienza della vita e non trascura le gioie genuinamente umane perché “queste gioie «non sono snobbate da Dio, né fanno parte di un repertorio scadente che abbia poco da spartire con la gioia pasquale del Regno”».

I dieci consigli si chiudono con l’invito a sognare il sogno dei poveri: Vivere è sognare. Il sogno però, non è fuga in un mondo onirico, ma è entrare nel «teatro dei poveri» (V, 55, p. 55), il luogo dove si consumano le sorti degli ultimi della terra, non nella forma della commedia o della tragedia, ma dell’assunzione di responsabilità. In questo teatro, si impara a sognare «anche per conto terzi» (V, 56, p. 56).

 

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