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“Quello che stiamo vivendo è un momento delicato: mai come ora sviluppare una educazione contro la violenza significa sviluppare e costruire la pace. Celebrare in questo contesto, il 12 marzo prossimo, la prima Giornata contro la violenza verso gli operatori sanitari è tanto più importante, perché vuol dire diffondere e disseminare una nuova cultura: quella della solidarietà, dell’amicizia tra i popoli, del rispetto della dignità di ogni uomo”.

 

 

 

Così il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli, parla della Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari, che, prevista dalla Legge 14 agosto 2020, n. 113, si celebrerà appunto domani per la prima volta e poi il 12 marzo di ogni anno. Per questa prima Giornata, Anelli ha scelto Bari, dove l’Ordine territoriale organizzerà il convegno “Sicurezza dei medici e degli operatori sanitari in tempo di pandemia: prevenzione, vaccini, violenza”. Parteciperanno, insieme a lui, anche il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, l’assessore alla Sanità della Regione Puglia, Rocco Palese.

Celebrare a Bari questa manifestazione - spiega Anelli - “ha un particolare significato, perché ricorda il sacrificio di Paola Labriola, la psichiatra barbaramente uccisa nel suo ambulatorio da un suo paziente, diventato poi il suo aguzzino. Bari rappresenta il punto di origine di un’azione dell’Ordine prima e poi della Fnomceo contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari”.

 

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