“Comunione, partecipazione, missione” è il tema della cinquantesima edizione della Settimana della fede promossa dall’arcidiocesi di Taranto.
Si inizia oggi alle 19 con mons. Erio Castellucci, vicepresidente della Cei per l’Italia settentrionale, sul “Cammino sinodale nella Chiesa italiana”.
Domani 15 marzo, ospite nella concattedrale Gran Madre di Dio, edificata da Giò Ponti su commissione di mons. Guglielmo Motolese, lo stesso che pensò cinquant’anni fa a questa settimana di approfondimento rivolto alla comunità ionica, sarà Mariella Enoc, presidente dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma, sul “Cammino sinodale in ascolto dei malati”.
Mercoledì 16 “Cinquant’anni di annuncio nella bellezza della concattedrale” con lo storico Vittorio De Marco, professore di Storia contemporanea all’Università del Salento, mons. Franco Semeraro, Giovanni Pergolese, e don Francesco Castelli, sacerdote e direttore dell’Istituto superiore di scienze religiose di Taranto.
Giovedì arriverà a Taranto Leonardo Becchetti, docente di Economia politica all’Università di Roma Tor Vergata, che, con Carlo Zizza e Dario De Lisi, parlerà della 49ª Settimana sociale sul tema ambientale, tenuta proprio a Taranto.
Infine, venerdì sera, il consueto appuntamento con la preghiera con cui si chiude ogni anno la Settimana della fede. A celebrare la messa mons. Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto. “Questa Settimana della Fede vuole essere un’iniezione di speranza - ha detto mons. Santoro -, una luce sulla vita e sulla sofferenza, nei tempi bui che stiamo vivendo con la guerra e la pandemia. Sono 50 anni che si celebra ed è stata un’iniziativa voluta da mons. Motolese proprio per venire incontro alla crescita spirituale e al protagonismo della vita pubblica e sociale dei fedeli. Camminare insieme nelle sfide che ci attendono, in uno sguardo che abbraccia le persone, l’ambiente, l’economia e il senso della vita: questo vogliono essere gli appuntamenti che ci apprestiamo a vivere”.