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In seguito al pronunciamento del 16 marzo scorso da parte della Conferenza episcopale pugliese (LEGGI) con il quale “a partire dal prossimo mese di aprile, sarà possibile autorizzare i comitati delle feste religiose a svolgere le attività loro proprie" e "riprendere la pia pratica delle processioni”, i vescovi delle singole diocesi di Puglia applicano, a seconda delle peculiarità dei territori, i decreti attuativi della disposizione regionale.

 

 

 

È il caso oggi della diocesi di Oria, per la quale il vescovo Vincenzo Pisanello ha firmato il decreto che autorizza e “dispone le modalità per la ripresa di tutte le celebrazioni con il popolo e le attività pastorali nella diocesi (comprese le espressioni della pietà popolare ndr) a partire dal prossimo 1° aprile”.

Dopo aver richiamato ai parroci il compito di agire “con la consueta sapienza e la maggiore prudenza per non mettere a rischio la salute dei fedeli” e, ai fedeli, di accedere ai luoghi di culto e partecipare alle processioni indossando sempre le mascherine Ffp2, mons. Pisanello ha ribadito l’opportunità di mantenere vuote le acquasantiere nelle chiese.

Inoltre, salvi i casi in cui si amministrano nella stessa celebrazione i sacramenti della cresima e dell’eucarestia alla stessa persona, tornerà ad essere il vescovo a presiedere le celebrazioni per la confermazione nelle parrocchie dispensando i genitori dall’indicare obbligatoriamente padrino o madrina dei cresimandi.

Infine, alcune indicazioni per il ripristino della normalità anche per il rito funebre: “Qualora le disposizioni comunali lo consentano - scrive il vescovo - si riprenda l’accompagnamento del feretro sia verso la chiesa che verso il cimitero”.

 

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