0
0
0
s2sdefault

Una tradizione centenaria copertinese che rivive dopo due anni di assenza causa Covid: la processione del Cristo morto con le 60 pie donne per le vie del paese nel Venerdì Santo e che rientra nel novero dei riti che durante la Settimana Santa caratterizzano il Salento, da sempre terra di grandi manifestazioni di religiosità popolare che ormai costituiscono motivo di attrazione anche turistica.

 

 

 

Appuntamento stasera a Copertino alle 20, con partenza dalla basilica pontificia di Sancta Maria ad Nives con l’“Udite Figlie”, rito della Passione promosso dall’Amministrazione comunale, dal comitato Venerdì Santo e dalla parrocchia stessa durante il quale i partecipanti rivivono la sofferenza della Madre che ha perso il Figlio; una messinscena così realistica, dall’andatura quasi ipnotica, con sosta di fronte a ogni parrocchia presente sul percorso e le pie donne ad intonare uno struggente canto dell’800 che si chiama appunto “Udite Figlie”, composto dal maestro direttore e concertatore del concerto musicale “Banda Rossa di Copertino” Giuseppe Tanese, nativo di Fasano ma morto a Copertino nel 1928.

“La processione in onore di Gesù Morto è un evento importante della vita spirituale della nostra città”, spiega anche il parroco della basilica, mons. Antonio Raho. “Una processione non da guardare, ma da vivere intensamente. È un momento capace di coinvolgere profondamente i nostri cuori in un cammino di conversione attraverso la contemplazione e l’adorazione dei grandi misteri dolorosi della vita di Gesù. Non si può, infatti, rimanere indifferenti davanti all’amore infinito di un Dio fattosi uomo che accetta di essere processato, condannato, flagellato, coronato di spine e crocifisso unicamente per donarci la salvezza”.

 

 

Locandina Udite Figlie

 

Forum Famiglie Puglia