A Taranto è stato inaugurato ieri il primo parco eolico marino del Mediterraneo. Si chiama Beleolico e lo ha realizzato Renexia, società del Gruppo Toto attiva nelle rinnovabili, al largo del molo polisettoriale tarantino, con un investimento di 80 milioni di euro.
L’impianto, che comprende dieci pale per una capacità complessiva di 30 MW, assicurerà una produzione di oltre 58 mila MWh, pari al fabbisogno annuo di 60 mila persone. “In termini ambientali vuol dire che - spiegano in una nota da Renexia - che nell’arco dei 25 anni di vita prevista, consentirà un risparmio di circa 730 mila tonnellate di anidride carbonica.
A benedire ed inaugurare l’opera, ieri mattina, l’arcivescovo di Taranto, mons. Filippo Santoro. “Nella settimana della Resurrezione, dare avvio ad un impianto del genere, è proprio una gioia grande, un proseguimento del Mistero della Pasqua, un segno reale di inversione di rotta. Lo attendevamo da 14 anni, io sono qui da 10. Ora ne aspettiamo altri soprattutto in campo di produzione di energia alternativa, con il passaggio graduale e progressivo dal ciclo completo del carbone nelle Acciaierie d’Italia a quello integrato, che abbia al centro la salvaguardia della vita, della salute, dell’ambiente, del lavoro e dell’economia indirizzata al bene della persona”.
L’arcivescovo Santoro ha anche ricordato gli impegni presi dalla Chiesa durante l’ultima Settimana sociale, che si è tenuta proprio a Taranto. “Abbiamo ricordato che tutto è connesso, il tema era ‘il pianeta che speriamo’ e ci siamo impegnati a fare delle 26mila parrocchie italiane delle ‘comunità energetiche’, che autoproducono energia. Questo progetto con le paleoliche è in linea con la nostra idea. E mi piace che si chiami Beleolico, perché ha a che fare con la bellezza, che è lavoro, vita, fede e resurrezione”.
(Foto Marina Luzzi)