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Da qualche settimana il campanile della chiesa del Carmine di Andria risulta ingabbiato da un ponteggio, ciò ha suscitato domande e anche curiosità tra i cittadini.

 

 

 

“La realizzazione del ponteggio è indispensabile per procedere agli inderogabili interventi di restauro del campanile - informa la Curia -. È opportuno ricordare che il campanile ricade nel complesso conventuale del Carmine che, oltre alla chiesa, ospita il seminario vescovile e al piano terra la Biblioteca diocesana.

“La diocesi di Andria - spiega don Mimmo Basile, vicario generale -, in continuità con le iniziative attivate per i restauri di San Domenico e San Francesco, ha deciso di continuare ad adottare un approccio strategico e formalizzato nella conduzione dei lavori con il coinvolgimento delle scuole e con un’azione mirata di informazione costante”.

In pratica, l’obiettivo di questa iniziativa denominata “Cantiere aperto” è quello di mostrare alla città gli esiti del lavoro legato all’intervento di restauro del campanile della chiesa del Carmine (finanziamento Cei) e della ristrutturazione della biblioteca diocesana (oggetto di un finanziamento della Regione per i beni ecclesiastici) che si stanno realizzando contemporaneamente. “Ciò per rendere partecipi tutti i cittadini dei lavori in corso e dell’importanza storico-artistica del complesso conventuale. Questo approccio è nato dalla consapevolezza che è possibile ribaltare l’immagine tradizionale dei cantieri, da fonte di disagio in opportunità di conoscenza, di dialogo, di costruzione di consenso”.

Museo, archivio e biblioteca diocesani hanno aderito con “Cantiere aperto” alla #call4Mab dell’Ufficio nazionale per i beni ecclesiastici e l’edilizia di culto della Cei. E grazie al successo avuto sui social, l’iniziativa è tra le sei selezionate per la presentazione al convegno di Verona del 13 e 14 maggio 2022 prossimi.

 

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