“Carissimi giovani, con cuor di padre mi rivolgo a ciascuno di voi quando state per iniziare un’altra tappa significativa della vostra vita con l’esame di maturità”.
“Si tratta di un esame molto particolare perché, al di là di altri esami che la vita riserverà, questo resterà scolpito per sempre nello scrigno della memoria e, ne sono certo, diventerà poi naturale raccontarlo”. È una parte del messaggio che mons. Sabino Iannuzzi, vescovo di Castellaneta, ha voluto inviare ai ragazzi della diocesi impegnati quest’anno nell’esame di maturità.
“Un traguardo, quello che ora vi è posto innanzi - secondo mons. Iannuzzi -, che segnerà una svolta decisiva e vi spalancherà le porte al gusto bello e vero della vita: lasciando, così, maturare la possibilità che i sogni assumano sempre più le sembianze della concretezza, con lo sforzo di tradursi in nuovi, emozionanti e, vi auguro, gioiosi itinerari di vita. È l’avvio di un futuro posto nel vostro cuore, nella vostra intelligenza e nelle vostre mani: semplicemente nella vostra ‘maturità’”.
Al termine dei giorni di questo esame, l’esortazione del vescovo, vi chiedo di porvi una domanda, come fece il giovane Francesco d’Assisi, dopo aver sperimentato la particolare conclusione di una prima fase della sua vita: “Signore, cosa vuoi che io faccia?”.
E, lasciandosi “illuminare dalla risposta che ne ebbe, con l’impegno della sua stessa vita, “incendiò” la storia della Chiesa e della società degli inizi del 1200; ed ancora oggi - dopo otto secoli - è un santo attuale dal messaggio provocatorio”.
“Vi raccomando: in questi giorni… lasciate prevalere la concentrazione; verrà presto il tempo per godere del meritato riposo. Vi assicuro la mia preghiera e quella dell’intera comunità cristiana della nostra diocesi”, ha concluso mons. Iannuzzi.