“La missione di San Pietro non si è estinta con la sua morte. Si è, invece, prolungata nel corso della storia. Continua nei suoi successori, in una lunga catena, che di anello in anello arriva fino all’attuale Vescovo di Roma, Papa Francesco”.
Lo ha ricordato mons. Fabio Ciollaro, nuovo vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano, nell’omelia (LEGGI IL TESTO INTEGRALE) della messa celebrata ieri, nella solennità dei Santi Pietro e Paolo, che ha segnato il suo ingresso in diocesi. “Ogni Papa custodisce e trasmette intatto il deposito della fede. Al tempo stesso, ogni Papa porta il suo personale contributo al cammino pastorale della Chiesa”, ha proseguito il vescovo: “E noi, come Chiesa di Cerignola-Ascoli Satriano, vogliamo essere sempre con il Papa, senza esitazione, all’unisono con lui, nei sentieri pastorali che ci apre, nelle piste che traccia con i temi più frequenti nel suo magistero, nella linea di servizio che ci mostra continuamente dal suo esempio, di cui gli siamo grati”. “In questi mesi ho percepito da tanti segnali la vostra attesa, il vostro filiale desiderio di avere in mezzo a voi il nuovo pastore e padre”, ha detto Ciollaro rivolgendosi ai fedeli: “Ed ora, a pochi giorni dalla consacrazione episcopale ricevuta il 14 giugno, eccomi tra voi”.
Poi la citazione delle parole di don Tonino Bello: “Il giorno dell’ingresso canonico non è tanto il vescovo che prende possesso della diocesi, ma è la diocesi che prende possesso di lui. Siete voi, sacerdoti, voi, popolo di Cerignola-Ascoli Satriano, che prendete possesso di me, e a voi io voglio dedicarmi con gioia”.